Regia di Marc Forster vedi scheda film
Esordio alla regia per Marc Forster con una storia drammatica che offre un alto coinvolgimento emotivo.
La famiglia Grotowski da generazioni lavora nel braccio della morte di una prigione, sono legati da un’anima sudista assolutamente razzista, mentre i rapporti interni tra i componenti sono molto difficili sotto tutti i punti di vista, tanto che le disgrazie sono quasi una punizione divina.
A seguito di queste, la realtà diviene insopportabile ed il capofamiglia si dimetterà dal suo (triste) incarico.
Casualmente, e senza saperlo, conoscerà la moglie di un condannato a morte da lui accompagnato al patibolo, se ne innamorerà perdutamente, ma non avrà il coraggio di raccontarle la scomoda verità.
La storia si poggia su una serie di eventi difficilmente assiemabili tutti insieme.
Se si sopporta questo dettaglio, il resto funziona molto bene grazie ad un dramma scritto di buon pugno.
I momenti di altissima tensione emotiva non mancano, grazie ad una regia che riesce a ricreare un clima lontano dai clichè, affrontandoli con l’animo più che con la testa, e a due protagonisti (Halle Berry peraltro ha fatto incetta di premi con questa sua interpretazione) che manifestano un’alchimia difficile da trovare in circolazione.
E tra loro si segnala anche una famosa di sesso, bollente come poche altre.
Emozionante, difficile e profondo, un film che apre lo sguardo e il cuore.
Regia molto convincente per come riesce a trattare i temi complicati che ha tra le mani.
Bravo anche nel ricreare un clima denso e magnetico tra i due protagonisti.
Qui è davvero difficile resisterle.
Brava, bella ed intensa.
Ennesima conferma di un grande talento.
Sarà per quel suo volto segnato che offre tanti spunti, in ogni caso è decisamente bravo anche qui.
Il fato sa essere tremendo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta