Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
Purtroppo oggi non va piu'di moda,ma il giallo rosa all'italiana,o in altre parole la commedia tinta di giallo ebbe un buon momento nella meta'degli anni Settanta,titoli come "La mazzetta" con Manfredi,"Il gatto" con Tognazzi e la Melato e questo "La donna della domenica" appunto,furono titoli di discreto successo.Gli ingredienti erano:investigatori abbastanza dilettanteschi(anche se non è questo il caso),delitti mostrati in maniera da non sconvolgere troppo il pubblico,qualche battuta per quattro risate,e un'ironia impalpabile a rendere l'atmosfera necessaria.Da un libro di Fruttero & Lucentini,Comencini,che nel giallo ("Senza sapere niente di lei") non era un novizio,giro'questo film ambientato a Torino,con un cast variopinto e pieno di bei nomi,da Mastroianni a Jacqueline Bisset,da Trintignant a Claudio Gora e Lina Volonghi:piacevole nell'esposizione dei fatti,segue il commissario Santamaria,protagonista di altri lavori della coppia di scrittori,cercare di recuperare il bandolo della matassa in due delitti commessi con un oggetto dalla forma fallica.Il gioco di seduzione tra l'uomo di legge e la bella signora della borghesia torinese è godibile,il movente dell'omicida è individuabile ma giustamente va ricostruito.
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