Regia di Robert Rodriguez vedi scheda film
FESTIVAL DI CANNES 2023 - FUORI CONCORSO/IN SALA
Al Festival di Cannes 76, nella sezione Fuori Concorso, Hypnotic ha suscitato una discreta attenzione. Anteprima europea del nuovo film di Robert Rodriguez, appena uscito negli Usa, vanta nel cast nomi come Ben Affleck, Alice Braga e un gelido, inquietante William Fichtner.
Un thriller incentrato sulla manipolazione mentale che presenta una buona confezione di base, ma una realizzazione che lo vede soccombere dinanzi ai capisaldi di molto altro cinema attinente tali tematiche.
Dal Nolan di Memento e Inception, al Cronenberg di Scanners: tutti esempi che superano di gran lunga questo nuovo tentativo non particolarmente riuscito.
L’agente di polizia Danny Rourke si immerge totalmente nel lavoro per cercare di evadere dall’incubo in cui la sua vita è precipitata a seguito della sparizione improvvisa della figlia svanita in un parco durante un giorno come tanti, senza mai più dare segnali di sé.
Il caso che lo sta impegnando riguarda una gang di infallibili rapinatori di banche. La banda riesce ad utilizzare uno straordinario metodo di persuasione che utilizza le menti altrui e le condiziona a tal punto da rendere gli innocenti coinvolti una sorta di inconsapevoli collaboratori dei rapinatori, disposti a tutto pur di portare a termine il compito che la mente che li condiziona gli impone.
Il poliziotto, per cercare di trovare una pista giusta per catturare la banda, si fa aiutare da una tosta chiaroveggente di nome Diana. Finisce così per scoprire dettagli importanti sull’efferato capo della banda, ma soprattutto che la sparizione della figlioletta è in qualche modo collegata con l’opera della banda in questione.
Robert Rodriguez si è sempre dimostrato un regista cinefilo, in grado di spaziare tra i vari generi cinematografici, privilegiando l’horror e l’azione in produzioni molto vicine allo stile dei gloriosi “B movies”. Il regista li venera al punto da ricrearne le caratteristiche in alcuni tra i suoi film più divertenti e riusciti (Macete, (2010), Macete Kills (2013) e soprattutto Planet Terror (2007), film gemello di Grindhouse – A prova di morte di Tarantino,
Con Hypnotic però Rodriguez sembra abbandonare completamente quel gusto per lo splatter e per quel cinema dagli effetti rozzi ma ben organizzati, per trasferirsi verso un cinema mainstream che si adatti necessariamente a tutti i palati e ai gusti più vari del pubblico, in modo da assicurarsi una copertura a fronte di un budget inevitabilmente più sostenuto (non fosse per la star Affleck coinvolta nel progetto).
Il problema di questo thriller, concepito con una tecnica di regia che, pur senza mai emozionare, si può almeno definire tecnicamente ineccepibile, è che non riesce mai a trovare una sua originalità attraverso scene o situazioni che non rimandino ad altri capostipiti di thriller sofisticati che ne abbiano già segnato il tracciato.
E il buon Ben Affleck si esprime soprattutto col movimento della mascella per scandire tutta la frustrazione che assilla il proprio personaggio di uomo stravolto da una sparizione improvvisa quanto inspiegabile.
In un finale un po’ posticcio e dai rimandi western, la sfida si sviluppa attraverso un duello in cui le armi sono sostituite dal potere condizionante della mente. Ma è pur vero che certe devastanti capacità di soggiogare i comportamenti umani mediante i fili invisibili dell’ipnosi e del controllo mentale risultavano ben più terrorizzanti ed inquietanti nell’ancor agghiacciante Scanners cronenberghiano di inizio anni ’80.
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