Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
Inconfondibile Kieslowski, col suo cinema tanto impervio quanto trasparente, così carico di un dolore sommesso, di una rabbia inesplosa, di un'angoscia di natura indefinita che attanglia le vite dei personaggi, rendondoli impotenti. In perfetto equilibrio fra impegno civile e dimensione metafisica, il compianto autore polacco dispiega qui tutto il suo universo poetico: il concetto ambiguo di libertà, l'oppressione della "giustizia", l'elaborazione di un lutto tanto reale quanto metaforico, il bisogno di comunicare, il tormento di uomini e donne di fronte ad insormontabili dilemmi etici, l'intreccio dei destini individuali in un grande disegno superiore.
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