Caterino, uomo semplice e burbero, è uno dei tanti operai che lavorano nel complesso industriale dell’Ilva di Taranto nel 1997. Vive in una masseria, caduta in disgrazia per la troppa vicinanza alle fabbriche, e condivide con la giovanissima fidanzata il sogno di trasferirsi in città. Quando i vertici aziendali decidono di utilizzarlo come spia per individuare i lavoratori di cui sarebbe bene liberarsi, Caterino comincia a pedinare i colleghi e a partecipare agli scioperi esclusivamente alla ricerca di scuse per denunciarli. Ben presto, non comprendendone il degrado, chiede di essere collocato anche lui alla Palazzina LAF, dove vengono spediti per punizione i dipendenti riottosi. Questi lavoratori ammazzano il tempo giocando a carte, pregando o allenandosi come fossero in palestra. Caterino scoprirà sulla propria pelle che quello che sembra un paradiso, in realtà non è che una perversa strategia per piegare psicologicamente i lavoratori più scomodi, spingendoli alle dimissioni o al demansionamento. Da quell’inferno, per lui, non c’è più via di uscita.
Noioso spaccato di una situazione drammatica che meritava una messa in scena diversa. Inconcludente e superficialmente ridicolo. Riondino vuole fare il "compagno" ma è difficile per un vip come lui...
Un film ben diretto e con due ottimi attori che infatti per le loro interpretazioni hanno vinto un David ciascuno.Pensavo che il film parlasse delle malattie provocate dai fumi dell'acciaieria e invece parla di tutt'altro, mi ha colpito molto.
Film di denuncia, o... di assoluzione? Se questo film parlasse di Hitler, lo accuserebbe di essere stato un cattivone, per aver organizzato il fallito golpe di Monaco nel 1923. Come a dire: guarda il dito, anzichè la luna... Morale a parte, narrazione piatta e inconcludente, con personaggi privi di spessore.
Ho lavorato per tanti anni in una grande azienda,perciò posso comprendere questo film,a tratti un po,' cissato ma meritevole di essere visto.
Purtroppo poco distribuito.
Il nostro cinema finalmente riscopre la drammatica storia degli operai, volati in paradiso prima del tempo in ogni parte d’italia, dove troppi carri funebri trasportano ancora oggi i lavoratori travolti dagli incidenti o quelli morti per malattia per le micidiali conseguenze dell’indifferenza padronale all’inquinamento ambientale.
Confermo cone detto da altri che la distribuzione di questo film é ridicola e che meriterebbe molto di meglio.Per quanto riguarda la recensione del Film a me sembra che il personaggio interpretato da Riondino preferisse anche alla fine il confino e la situazione di mobbing piuttosto che lavorare da operaio in quella insana Ilva.
Una rondine non fa primavera.. parlo della Cortellesi e in generale del cinema italiano. Se ci fosse davvero un risveglio come qualcuno dice, questa sarebbe la pellicola giusta da guardare e invece... Poco visto alla festa del cinema di Roma ha ora una distribuzione ridicola: se qualcuno avesse voglia di recuperarlo dovrebbe cercarlo col lanternino
Una realtà che se venisse solo raccontato potrebbe risultare assurda e al limite della caricatura, Riondino la racconta con mano sicura, realizzando un solido esemplare di cinema civile con punte di grottesco.
Palazzina L a f è un film che racconta fatti reali, legati alla storia dell’ILVA, l’azienda dell’IRI che ha ispirato il libro Fumo sulla città dello scrittore tarantino Alessandro Leogrande, pubblicato nel 2013.
Alessandro Leogrande (1977- 2016) stava scrivendo la sceneggiatura del film con Maurizio Braucci quando era improvvisamente deceduto,… leggi tutto
AL CINEMA
L'esordio in regia del noto e bravo attore Michele Riondino, presentato alla Festa del cinema di Roma 2023 nella sezione "Grand Public", riporta alla memoria un odioso ed incredibile episodio di mobbing, odiosamente perpetrato dal management di una delle più grandi industrie di Stato. L'acciaieria dell'Ilva di Taranto, già nota alle cronache per le problematiche a… leggi tutto
Film di denuncia... o di assoluzione?
Il cinema impegnato nostrano ha latitato, negli ultimi decenni, relegato a pochissimi autori arditi e affermati abbastanza da non temere le ripercussioni delle proprie opere. Il sostrato giuridico e giudiziario del Belpaese, d'altronde, non possono che disincentivare un certo cinema, considerando la onnicomprensiva formulazione dell'art.… leggi tutto
In Palazzina Laf, Michele Riondino incide con precisione chirurgica un’epoca che brucia ancora sotto la superficie di Taranto, città forgiata dal ferro e avvelenata dalla sua stessa linfa. La narrazione si fa eco di un periodo storico in cui i tarantini sono stati sospesi tra la promessa di una prosperità industriale e il peso insostenibile di un ricatto sistemico: quello…
E a Cogne e Garlasco: muti.
La cronaca. Il tribunale di Taranto, con un provvedimento d’urgenza, ha bloccato la messa in onda prevista per domani su Disney + di «Avetrana – Qui non è…
Giancarlo Basile e Caterino sono due facce della stessa famiglia? Probabilmente sì. Basile rappresenta la nuova gestione (i Riva nella realtà dell’Ilva di Taranto) subdola e spregiudicata. La sua personalità è un impasto di ambiguità e untuosità, per esercitare il potere e il comando utilizza metodi antidemocratici. Chi non si adegua al…
Sommando il totale dei dati del giorno d’uscita e delle anteprime Cattivissimo me 4 supera i 6 milioni di euro su 590 sale e raggiunge istantaneamente la vetta della classifica. Il risultato è ottimo…
Continua la calma di metà agosto. Se negli Stati Uniti It Ends with Us – pellicola con Blake Lively che da noi uscirà il 21 agosto – fa registrare inaspettati incassi, è Trap di M.…
Più o meno tutto come da copione. Deadpool & Wolverine incassa altri 2.600.000 c.a. su 420 schermi e mantiene il primo posto della classifica settimanale, raggiungendo il secondo di quella annuale, subito…
Era Twisters il grande esordio della settimana che, con 350 sale, avrebbe dovuto insidiare la leadership di Inside Out 2. Eppure il disaster movie ideato da Joseph Kosinski (che è andato alla grande negli Stati…
Non fa di certo più notizia ma è doveroso segnalare come, giunto alla sua quarta settimana di programmazione, Inside Out 2 abbia sfondato il tetto dei quaranta milioni, posizionandosi accanto ai vari film…
Taranto 1997, Caterino, uomo semplice e scorbutico vive, insieme alla fidanzata, in una masseria quasi abbandonata e lavora come operaio all’Ilva. Sfruttando la sua smania di arrivismo, i vertici dell’azienda decidono di usarlo come spia affinché possa riportare lamentele e comportamenti scorretti. Nella sua convinzione di stare “scalando” il potere, chiede di…
1997, Taranto. Caterino Lamanna è un operaio all'acciaieria Ilva. Ha una vita modesta, una fidanzata con cui vuole andare a vivere e due sole paure: di invecchiare nella squallida routine della fabbrica e del cancro che si sta diffondendo a macchia d'olio in zona. Quando un dirigente che lo conosce di vista, Giancarlo Basile, lo avvicina per proporgli una promozione, Caterino accetta. Non…
Le utopiche promesse dei primi anni di Internet si sono deteriorate. Ma Filmtv, che in quegli anni già c'era, svetta ancora oggi come un'alternativa da… segue
La pellicola è tratto da una storia vera dove racconta gli abusi è il mobbing fatti dai titolari hai suoi dipendenti della ditta Ilva di Taranto dove anche i piú qualificati operai vengono trasferiti nell’ prefabbricato decadente è marcio noto come “Palazzina Laf” ( acronimo di laminatoio a freddo.)
Il dirigente senza scrupoli Giancarlo…
In questa Top 5 inserisco i cinque film che mi sono piaciuti di più nella rosa dei film candidati ai vari David di Donatello.
Due piccole precisazioni:
1: è chiaro che il mio è un…
La nostra cavalcata tra i film in concorso ai David di Donatello sta per raggiungere la conclusione, ma abbiamo ancora alcune frecce al nostro arco e questa freccia si chiama Palazzina Laf
Un film duro e con il chiaro fine di creare una forte denuncia sul mondo dell’ILVA e non solo. Racconta di un fatto realmente accaduto negli anni 90
A Taranto nel 1997, Caterino lavora…
Siamo negli anni 90 Caterino operaio meschino e ruffiano lavora all Ilva di Taranto. Viene messo su da un dirigente Basile per spiare i colleghi e riferire di iniziative sindacali. In cambio riceve una vecchia Panda. L' uomo per restituire la patente dimenticata da un altro operaio entra nella famosa Palazzina Laf e cede di aver trovato il paradiso. Ovunque suoi colleghi che si dilettano a ping…
Film di denuncia... o di assoluzione?
Il cinema impegnato nostrano ha latitato, negli ultimi decenni, relegato a pochissimi autori arditi e affermati abbastanza da non temere le ripercussioni delle proprie opere. Il sostrato giuridico e giudiziario del Belpaese, d'altronde, non possono che disincentivare un certo cinema, considerando la onnicomprensiva formulazione dell'art.…
Fine anni '90, Taranto. Nello stabilimento dell'acciaieria ILVA sono quotidianamente violate le norme di sicurezza; incidenti ed infortuni si susseguono, con conseguenze anche letali. Tra i lavoratori serpeggiano inquietitudini e timori; la voglia di protestare è tanta, altrettanto i timori di ritorsioni. I quadri aziendali alimentano i contrasti tra dipendenti ed incoraggiano la…
Riondino prende spunto da una storia vera e, finalmente, realizza un film politico e civile, vicino a certe pellicole degli anni settanta. Sarebbe ora che tutto il Cinema italiano cominciasse a trattare temi come questi, sociali e legati al mondo del lavoro, invece di sfornare operine ignobili e del tutto inutili. La "Palazzina Laf" è stata, negli anni novanta, un luogo di "confino…
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Commenti (11) vedi tutti
Noioso spaccato di una situazione drammatica che meritava una messa in scena diversa. Inconcludente e superficialmente ridicolo. Riondino vuole fare il "compagno" ma è difficile per un vip come lui...
commento di GabryLedLA STORIA VERA TRA ABUSI È SOPRUSI TRA VITTIMA O CARNEFICE.
leggi la recensione completa di Jean12Un film ben diretto e con due ottimi attori che infatti per le loro interpretazioni hanno vinto un David ciascuno.Pensavo che il film parlasse delle malattie provocate dai fumi dell'acciaieria e invece parla di tutt'altro, mi ha colpito molto.
commento di mosez78Film di denuncia, o... di assoluzione? Se questo film parlasse di Hitler, lo accuserebbe di essere stato un cattivone, per aver organizzato il fallito golpe di Monaco nel 1923. Come a dire: guarda il dito, anzichè la luna... Morale a parte, narrazione piatta e inconcludente, con personaggi privi di spessore.
leggi la recensione completa di Souther78Film recitato in qualche dialetto incomprensibile del sud. E hanno pure il coraggio di lamentarsi della scarsa distribuzione.
commento di gruvierazHo lavorato per tanti anni in una grande azienda,perciò posso comprendere questo film,a tratti un po,' cissato ma meritevole di essere visto. Purtroppo poco distribuito.
commento di ezioIl nostro cinema finalmente riscopre la drammatica storia degli operai, volati in paradiso prima del tempo in ogni parte d’italia, dove troppi carri funebri trasportano ancora oggi i lavoratori travolti dagli incidenti o quelli morti per malattia per le micidiali conseguenze dell’indifferenza padronale all’inquinamento ambientale.
leggi la recensione completa di laulillaC’è una generazione che non dipende più dall’Ilva e che ormai riesce a pensare e immaginare un futuro senza grandi industrie.
leggi la recensione completa di yumeConfermo cone detto da altri che la distribuzione di questo film é ridicola e che meriterebbe molto di meglio.Per quanto riguarda la recensione del Film a me sembra che il personaggio interpretato da Riondino preferisse anche alla fine il confino e la situazione di mobbing piuttosto che lavorare da operaio in quella insana Ilva.
commento di GabrieleXUna rondine non fa primavera.. parlo della Cortellesi e in generale del cinema italiano. Se ci fosse davvero un risveglio come qualcuno dice, questa sarebbe la pellicola giusta da guardare e invece... Poco visto alla festa del cinema di Roma ha ora una distribuzione ridicola: se qualcuno avesse voglia di recuperarlo dovrebbe cercarlo col lanternino
commento di (spopola) 1726792Una realtà che se venisse solo raccontato potrebbe risultare assurda e al limite della caricatura, Riondino la racconta con mano sicura, realizzando un solido esemplare di cinema civile con punte di grottesco.
leggi la recensione completa di pazuzu