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The Last Redemption

Regia di John Real vedi scheda film

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La recensione su The Last Redemption

di Vermiglio79
8 stelle

il pubblico viene scosso da grandi scene epiche e veramente forti che ti fanno subito capire che stai assistendo ad un opera memorabile

The Last Redemption diretto dal regista John Real è un film valido ed emozionante. Film stranamente di produzione italiana con un impronta filmica dei grandi titoli hollywoodiani. Il film è facilmente trovabile in tutti i paesi del mondo, a quanto pare quest'opera è infatti uscita prima all'estero ovunque e subito dopo in Italia. Girato con una matrice internazionale e assolutamente lontana anni luce dai canoni di produzione italiani, questo titolo sembra quasi voler pretendere una credibilità all'estero che abbiamo avuto solo nei tempi d'oro del cinema italiano di genere. Il film si presenta forte e sicuro su quelli che potrebbero ben volentieri apparire come punti deboli del genere, ovvero scenografie e costumi, entrambi, sebbene siamo abituati a lavori provenienti oltre oceano davvero ben curati, bisogna sottolineare che qui non è una cosa scontata, e in The Last Redemption, questo aspetto è invece estremamente curato e perfezionato nei minimi dettagli. Nel cast è facile notare subito la partecipazione di Kevin Sorbo (Hercules), Angus MacFadyen (per gli amanti dell'horror) e il mitico James Cosmo, che sembra nuovamente essere tornato a vestire i panni di Jeor Mormont. Ebbene sì, John Real con questo film ci ha azzeccato pienamente, già con la scelta del cast infatti riesce a trovare un posto nel cuore degli amanti del genere, ma sopratutto riesce a guadagnarsi una credibilità che è indispensabile per riuscire a portare il suo film nel grande schermo con grandi risultati. Il film parte lento, il regista ci tiene a farti assaporare le problematiche del regno di Brea, le preoccupazioni del Re e cerca da subito di mettere un pallino in testa al pubblico: l'oscurità striscia nell'ombra guidata da chi spesso e volentieri ci sta vicino. Per i primi ventiminuti di film infatti, assistiamo a un infinità di scene che mostrano il complotto contro il Re e quanto sia viscido e avido in questo film Kevin Sorbo. Sì, perchè in The Last Redemption di John Real, Kevin non è mica un eroe amato dagli Dei, è un vero e proprio viscido e oscuro uomo di palazzo, che brama di diventare il Re al posto del cugino. E' infatti proprio lui che muove le prime fila per dare il via a questa avventura e lo fa con un interpretazione magistrale, probabilmente una delle interpretazioni di Kevin Sorbo migliori della sua carriera. Il racconto continua e molto presto il film inizia a diventare sempre più accativante. Sempre nella presentazione del film, vediamo che il regista ci presenta un giovane cavaliere dallo sguardo sicuro e dall'atteggiamento silente. Non si bada subito a chi è questo personaggio nella storia, si rimane colpiti  però per la forte presenza scenica, ma sembra quasi essere un personaggio di passaggio e viene nominato qualche volta dal Lord Ghoran, James Cosmo. Il nome è Tyrion, nome che abbiamo ben conosciuto in passato nelle serie televisive del trono di spade, che sembrano essere state d'ispirazione per il regista. Dopo un susseguirsi di vicende, il film segue la storia di Diana, John e Jackson, tre attori di cui il pubblico non ha mai sentito parlare, ma che in qualche modo, anche se in alcune scene sembrano non creare molta simpatia al pubblico, riescono a portare avanti un ora di film tra cavalcate e qualche buon combattimento. Sebbene fino adesso abbia lodato il film, c'è da dire che dopo un ora che subisci i fratelli banditi Ballian, inizi a dubitare della riuscita del film perchè inizi quasi a distaccarti dalla voglia di seguire i tre e di cambiare film. Quando ad un certo punto, appare il personaggio di Tyrion che stravolge totalmente l'andamento del film e cattura in modo prepotentemente l'attenzione dello spettatore. E' un personaggio che sembra essere un cane bastonato che deve in ogni modo riuscire a guadagnarsi credibilità agli occhi della sua gente e sopratutto agli occhi del padre. A metà film infatti, inizi a empatizzare fortemente con lui, e ti rendi conto che sembra diventare l'unica ruota motrice e accattivante nelle carte del regista. Evitando di fare spoiler, non mi concentrerò sulle grandi scene che successivamente colpiscono lo spettatore, perchè dopo aver dubitato sulla resa del film, il pubblico viene scosso da grandi scene epiche e veramente forti che ti fanno subito capire che stai assistendo ad un opera memorabile. Il regista decide di cucire attorno alla vicenda una veloce storia d'amore che in tempi brevissimi, diventa anello toccante e colonna principale di una storia che sembrava invece andare da un'altra direzione. Nella seconda metà di film infatti, la sensazione è quella di assistere ad una correzione del tiro che si accompagna a forti momenti epici accompagnati da una colonna sonora tra le più belle mai sentite negli ultimi anni di produzioni made in Italy. Con grande stupore ho appreso che il ruolo di Tyrion è stato interpretato dallo stesso regista John Real, ma lo stesso non appare nei titoli come attore. Questa è stata la rivelazione più incredibile, in punta di piedi  con The Last Redemption, John Real, ha totalmente conquistato la mia stima e la voglia di seguire i suoi titoli. Assolutamente un film consigliato.

 

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