Regia di Federico Moccia vedi scheda film
Francesco ha nove anni quando i genitori, Filippo e Michela, si separano. Non solo il piccolo è indeciso fra il padre e la madre: lo è anche il giudice, che infine stabilisce che l'appartamento di famiglia rimanga al bambino e i genitori debbano alternarsi dentro alla casa. Francesco, investito delle responsabilità di padrone di casa, ancora spera nella riappacificazione dei due adulti, che cominciano invece a comportarsi in maniera infantile.
Erano sei anni – dalla deludente commedia Non c'è campo (2017) – che Federico Moccia non girava un film e, inutile sparare sulla croce rossa, non se ne sentiva davvero la mancanza. La novità principale di questo Mamma qui comando io, se proprio si vuole andare a cercare il pelo nell'uovo, sta nell'approccio del regista all'età dell'infanzia (il protagonista è un bambino di nove anni) dopo una carriera intera spesa a inseguire gli adolescenti. Ma i toni semplicistici, i personaggi monodimensionali, la confezione piatta, il ritmo blando e i dialoghi buttati via rimangono quelli che ben conosciamo, cifre stilistiche del Moccia cineasta. Mamma qui comando io è un film per famiglie, sì, ma famiglie che davvero non sanno che pesci pigliare la sera e che, faticando ad addormentarsi, sarebbero disposte realmente a tutto pur di annebbiare la propria mente e precipitare incoscienti tra le braccia di Morfeo. Un'ora e mezza scarsa di nulla completo, alla cui base starebbe secondo Mymovies una sentenza del tribunale di Matera del 2018, che ha dato spunto al soggetto di Viviana e Riccardo Di Russo da cui prende le mosse la sceneggiatura firmata da Moccia, Giorgia Colli e Luca Biglione. Cast: Simone Montedoro, Daniela Virgilio, Marco Giuliano, Aida Folch, Marco Capretti, oltre naturalmente al piccolo Alessio Di Domenicantonio (già un discreto curriculum nonostante la giovane età – tra gli altri ruoli fin qui rivestiti, era Lucignolo nel Pinocchio di Garrone del 2019) e le due guest stars Maurizio Mattioli e Corinne Clery. Possono infine esservi dubbi perfino sul titolo, considerando che non è solo la mamma a doversi rendere conto del fatto che ora è il piccolo a comandare in casa, ma anche il papà dovrebbe. Eppure, in fondo, queste sono sottigliezze. 1,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta