Regia di Fabrizio Maria Cortese vedi scheda film
Dopo due anni di lontananza dalla famiglia, Nicole torna a casa per firmare delle carte. Mentre rivede con piacere l’anziana madre, non è lo stesso con la cognata con la quale non ha mai avuto buoni rapporti né con il marito Antonio dal quale si è separata per l’infedeltà di lui. Antonio è gravemente ammalato, decide quindi di fare testamento. E mentre si attende la disponibilità del notaio, succede di tutto, anche la possibilità che Nicole metta in discussione i propri sentimenti.
Tradimenti, interessi economici, figli desiderati ma non avuti, segreti che emergono, rimorsi, perdono, tutto questo mette in campo il regista Fabrizio Maria Cortese, ma non riesce a trasmettere emozioni, non c’è originalità né coinvolgimento emotivo. Solo degli spunti di riflessione. Al di là delle violenze verbali e fisiche, imperdonabili, si può tollerare un partner che tradisce sistematicamente? E ancora, è possibile amare davvero una persona e nello stesso tempo ferirla, mancandole di rispetto, con una infedeltà costante?
Stroncare un nuovo amore per ritornare a quello vecchio in nome della nostalgia e del perdono è il passaggio che convince ancora meno. Pellicola sciatta dove anche i dialoghi e la recitazione non sono delle migliori.
Il linguaggio musicale che accompagna le scene è l’unico elemento positivo del film, che tanto delude.
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