Regia di Emma Dante vedi scheda film
Film di vertiginosa bellezza, "Misericordia". Emma Dante realizza il suo capolavoro e tocca il cuore delle cose, tutte, con questo personaggio, Arturo, un orfano rimasto bambino per un ritardo di nascita, cresciuto da una comunità di prostitute, come la madre, uccisa nel tentativo di fuggire da una vita disperata e disperante. Arturo è il perno attorno a cui ruotano le tristi vite di queste donne, orogliose e fiere, dure come l'acciaio, ma segnate da un destino evidentemente ineluttabile: Arturo rappresenta per loro la libertà, l'immaginazione, la purezza, e quando, inevitabilmente, si caccia nei guai, fanno famiglia, quella vera. Emma Dante non fa un film per tutti, se ne frega, evviva, del grande pubblico, e disegna un racconto estremamente periferico, duro e respingente, sopra un'isola del sud, siciliana, tutta sommovimenti della terra, rovine, rifiuti e degrado. Donne comunque forti, che hanno accettato per destino quella che è una vita difficile e senza compromessi: un cliente via l'altro, un pappone, soldi e mercificazione. Ma Arturo è un angelo che illumina ogni cosa, senza retorica e senza melodramma, che le accompagnerà fino a un finale quasi insostenibile, che mi ha commosso alle lacrime. Film enorme, poetico quando serve, luminoso quando serve, senza buoni sentimenti un tanto al chilo. Bellissimo.
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