Regia di Wes Anderson vedi scheda film
" In realtà non è che il mondo gli interessi poi tanto, anzi non ci prova neanche a indossarlo: a occhio e croce lo giudica troppo piccolo per lui, è di una misura troppo stretta per la sua intelligenza, che preferisce creare universi su misura per eroi acquatici, famiglie trasformiste, melting pot caratteriali di fratelli che attraversano paesi su treni"(Massimo causo)
Cinema irritante senza essere deficiente. Cinema superficiale con troppe sfumature. Cinema che ha tutte le risposte senza che nessuno faccia le domande.Dopo la visione delle alterne vicende dei Tenenbaum resta la convinzione di aver assistito all'opera di un regista che vuole mostrare di essere il primo della classe, quello che accumula nozioni e che ha capito come và il mondo. Wes Anderson crede che i personaggi possano essere demenziali o seri senza confini possano alternare genialità e grottesco perdendo ogni capacità drammaturgica. Il tragico non può che diventare ridicolo in questo cinema che senza poesia vuole dimostrare il vuoto esistenziale dell'uomo post-moderno senza riuscire mai a emozionare veramente o a far riflettere criticamente sulla realtà rappresentata.
straordinaria per i miei gusti ma non basta.
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