Regia di Simon Wells vedi scheda film
Piuttosto deludente ...
Nella New York di fine Ottocento uno scienziato inventa la macchina del tempo per cercare di evitare la morte della fidanzata ... Questa è la seconda trasposizione cinematografica del celebre romanzo di H. G. Wells , uno dei capisaldi della fantascienza , e curiosamente vede alla regia un pronipote del grande scrittore , Simon Wells , specializzato in pellicole di animazione . La produzione non ha badato a spese per riproporre sul grande schermo uno dei capolavori dell' autore inglese , anche se con qualche fastidioso rimaneggiamento .
Purtroppo , fatte salve le scenografie ottocentesche , il monologo di Irons ed i discreti effetti speciali ( notevoli risultano specialmente la visualizzazione del rapidissimo passaggio dei millenni e l' idea dell' ologramma-guida ) , la storia , dopo il solito buon inizio , viene sminuita quasi ad un qualsiasi filmetto avventuroso per ragazzi , con solo qualche accenno horror all' apparizione dei modesti Morlocks . Il film poi è talmente pieno di buchi narrativi da fare acqua da tutte le parti come un colabrodo , mentre la vicenda diventa sempre più confusa , incongruente e priva di spiegazioni . Guy Pearce è il protagonista assoluto , ma non fornisce certo una delle sue migliori interpretazioni , apparendo spesso imbambolato e poco brillante . Anche il grande Jeremy Irons , che appare solo per pochi minuti , non lascia il segno . Al box office è rientrato delle ingenti spese ma il film nel suo complesso mi risulta infantile , forzato , poco convincente : in poche parole , quasi inutile , tutto in funzione dei soli ( per quanto validi ) effetti speciali . Per questo non voglio dargli più di un 5 già generoso .
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