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Hai mai avuto paura?

Regia di Ambra Principato vedi scheda film

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La recensione su Hai mai avuto paura?

di alan smithee
6 stelle

locandina

Hai mai avuto paura? (2023): locandina

AL CINEMA

“Se incontri il lupo prendilo per fratello, perché lui conosce la strada.”

Nell'opera d'esordio di Ambra Principato tre bambini affrontano, ognuno a modo proprio, il rapporto che li lega al sentimento della paura e del mistero nel valido horror d'esordio della regista Ambra Principato.

Il film rifugge quasi totalmente il ricorso ad effetti speciali accattivanti per concentrarsi su dettagli genuini di un passato dai risvolti misteriosi.

Presso un piccolo paese dedito all’agricoltura nei primi dell’800, una famiglia nobiliare gestisce e concede in usufrutto terreni agli abitanti del vicino villaggio che ne traggono i frutti tramite colture ed allevamenti di bestiame, necessari per ripagare i padroni e sopravvivere.

Da qualche tempo però, oltre ai problemi legati alle stagioni e alle incertezze della raccolta, fatti violenti e poco spiegabili iniziano a minacciare l’incolumità delle greggi, e la vita stessa degli abitanti del villaggio.

Il ritrovamento sempre più frequente di capi di bestiame sgozzati e completamente senza sangue, ma intatti, senza essere stati sbranati, sposta l’attenzione e le paure del popolo da lupi o orsi verso esseri soprannaturali che vivono nelle leggende popolari e colorite che il popolo si tramanda dalla notte de tempi.

Le stesse voci arrivano anche in casa dei nobili proprietari del feudo, i cui tre giovani figli, intimoriti ma anche curiosi, si prodigano a cercare di trovare una risposta, razionale o meno, che possa giustificare l’accaduto e placare la paura che li assilla.

scena

Hai mai avuto paura? (2023): scena

scena

Hai mai avuto paura? (2023): scena

Il piccolo Orazio, in particolare, è ossessionato dalle vicende di sangue che colorano i giorni e soprattutto le notti nella boscaglia che cinge la loro villa. Il fratello più grande, il gracile e cagionevole Giacomo (Justin Korovkin), appare più rilassato e forse anche a conoscenza di qualche particolare che possa fornirgli qualche spiegazione rispetto a una strage di innocenti che sembra trasferirsi dal mondo animale a quello degli uomini.

“-Hai mai avuto paura? La paura è la più antica e pura delle sensazioni.”

Le risposte fondamentali di quel mistero destinato a sconvolgere la vita di ognuno, e in particolare del piccolo Orazio, si annidano all’interno della genealogia della famiglia nobiliare a cui appartengono i due ragazzi. Ed è gelosamente custodita dal barone, loro genitore, disposto che ostenta sin dall’inizio un atteggiamento di scetticismo nei confronti delle fantasmagoriche teorie che iniziano ad animare il popolo in fermento.

É una bella sorpresa l’horror di Ambra Principato che in questi giorni si sta affacciando nelle nostre sale.

Una meticolosa ricostruzione storica scaraventa con aggraziato piglio lo spettatore in un mondo arcano, ma non sperduto nel tempo, in un paese ancora tra rigorose divisioni di classe, ove il popolo rimaneva legato ai destini del signorotto locale del feudo, proprietario per diritto dinastico delle terre concesse in coltivazione.

scena

Hai mai avuto paura? (2023): scena

Ispirato a un romando di Michele Mari, il film della Principato sfrutta una storia di fatto non nuova per sondare nei dettagli il sentimento comune della paura, spiacevole e foriera di emozioni talvolta incontrollabili. Ma anche uno stato d’animo che induce a comportarsi nella maniera più prudente per evitare di mettere a repentaglio l’incolumità personale.

Le atmosfere ricordano da vicino un altro horror d’esordio italiano, risalente al 2019, intitolato The Nest, che riscontrò fortuna tra il pubblico e lanciò il regista Roberto De Feo come nuova promessa e nome di punta del cinema di genere nazionale.

Un legame concreto tra i due film è rappresentato, oltre che dall’ambientazione, anche dalla presenza del giovane attore italo-canadese quindicenne Justin Korovkin, protagonista di entrambe le pellicole, con un volto e un corpo perfetti per rendere palesi le tensioni che il mistero provoca ogni qualvolta i fenomeni che ostacolano il vivere umano si presentino difficili da spiegare.

scena

Hai mai avuto paura? (2023): scena

Il film ha un avvicendamento interessante, svia quasi del tutto ogni tentazione ad infarcire la storia di effetti speciali, mantenendo le caratteristiche di un film di genere antico, alla Riccardo Freda (I vampiri – 1957, L’orribile segreto del Dr. Hichcock – 1962) e con dettagli di vita ottocentesca, spesso contadina, che ricordano alcune riuscite incursioni horror di Avati.

Il film della Principato si fa carico di un pathos misterioso che le eccellenti ambientazioni piene di particolari minuziosi riescono a rendere efficace.

Certo se The Nest poteva puntare sul suo fantastico e geniale finale a sorpresa, Hai mai avuto paura?, al contrario, non riesce ad assicurare allo spettatore quella chicca finale che aiuta chi guarda a rivalutare il complesso dell’opera e le fasi preparatorie così minuziosamente organizzate ed assemblate.

Ciò nonostante il film si dimostra una interessante e per nulla trascurabile opera d’esordio, che fa ben sperare sul futuro della sua promettente autrice.

 

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