Regia di Pietro Castellitto vedi scheda film
'Enea' e il Castellitto's clan. L'opalescenza romana che non convince. L'opalescenza che è un tipo di dicroismo che appare in sistemi molto dispersi,
'Enea' e il Castellitto's clan. L'opalescenza romana che non convince
L''Enea' di Pietro Castellitto and family è un film che offre modulazioni bifocali
Già in concorso all'80esima Mostra cinematografica di Venezia, il ritorno alla regia di Pietro Castellitto, a tre anni da 'I predatori', esonda con 'Enea' .
Il film è infatti scritto, diretto e interpretato da Pietro Castellitto. Verrà distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dall'11 gennaio 2024.
Il tema primario è quello delle conseguenze del sottobosco criminale, applicate alla vita di tutti i giorni, in una Roma opalescente, smargiassa, piena di figli di papà.
L'opalescenza che è un tipo di dicroismo che appare in sistemi molto dispersi, con poca opacità, come quello descritto, ben si presta a narrare questo materiale filmico che acquista un aspetto bifocale e lattiginoso, pur avendo interessanti rifrangenze e iridazioni.
Una sorta di rifrangenza è l'amore tra fratelli. Lo è anche l'amore tra due amici e lo è il contrasto di vita agiata, contro vita familiare e quindi criminale improvvisata.
Un film è come una palafitta
Per stare in piedi si sorregge infatti con tanti 'tasselli'. Musica. Luci. Fotografia. Scrittura. Dialoghi. Doti Attoriali sono i suoi paletti.
La musica è come la cornice di un quadro. Se stona, diventa pacchiana, inadatta. Rischia di rovinare anche il quadro stesso. E ahimè, fa crollare il resto.
Ed è questo il caso del film, che pur avendo buone intuizioni, sia tecniche che visive, eleganza immaginifica, un pò alla Sorrentino, ma è 'sorretto' (si fa per dire) da un accompagnamento musicale totalmente piatto, banale.
Ahimè questo riesce a obnubilare e stordire gli altri sensi dello spettatore, appiattendo gli intenti, seppur buoni.
Il diavolo si nasconde nei dettagli. E, i dettagli sono ciò che fa la differenza. Nel cinema, come nella vita.
Ci fosse stato un Marchitelli qualunque, il film avrebbe tutt'altra piega.
La musica errata
La musica, qui curata da Niccolò Contessa, è smaccatamente melensa, catchy, un pò furbetta e debole, spesso inconsistente.
I brani noti come 'Maledetta primavera', diventano smargiassi, triti e ritriti, risultando così stomachevoli. E in 'Spiaggie' banalmente si reiterano i temi del film: nostalgia, giovinezza, voglia di vivere, l'estate che finisce. Che noia.
l film colpisce però per molte idee originali, a tratti pixellate. O mal riposte.
Una lettera ben scritta, dinamica e potente. La vitalità e il desiderio di sentirsi vivi.
Originali palme che cascano. Incontrovertibili lezioni di yoga mastermind. E lo sbarramento di auricolari perenni, che confermano la disbiosi tra interno e l'esterno di sti giovani, tra il dentro e il fuori, l'apparire o l'essere. Storditi.
Poi i personaggi crescono, (male) cercando di assumere una forza, per lo più simbolica, mantenendo quella che oggi imperversa: una spesso amorale, inquietudine esistenziale. Che però li annienta.
Si palesa un malessere dei giovani che scalpitano, desiderando potere, avventura, l'indomito.
Gli attori ben diretti. Sorprendente come l'esordiente attore Giorgio Quadro Guarascio sia più bravo in tale ruolo, che come cantante, suo vero lavoro.
La sinossi. Nome non omen!
Enea, nonostante il nome è un antieroe.
Rincorre il mito che porta. Lo fa per sentirsi vivo in un’epoca morta e decadente.
Lo fa assieme a Valentino, aviatore appena battezzato. I due, oltre allo spaccio, la coca, le feste, condividono la giovinezza.
Amici da sempre, vittime e artefici di un mondo corrotto, ma mossi da una vitalità incorruttibile. Oltre i confini delle regole, dall’altra parte della morale, c’è un mare pieno di umanità e simboli da scoprire. Enea e Valentino ci voleranno sopra, fino alle più estreme conseguenze.
Tuttavia, droga e malavita sono l’ombra invisibile di una storia che parla d’altro: un padre malinconico, un fratello che litiga a scuola, una madre sconfitta dall’amore e una ragazza bellissima. Un lieto fine e una lieta morte.
È in mezzo alle crepe della quotidianità che l’avventura di Enea e Valentino lentamente si assolve. Un’avventura che agli altri apparirà criminale, ma che per loro è, e sarà, prima di tutto, un’avventura d’amicizia e d’amore.
Il cast
Pietro Castellitto, Giorgio Quarzo Guarascio, Benedetta Porcaroli Chiara Noschese, Giorgio Montanini, Adamo Dionisi, Matteo Branciamore, Cesare Castellitto, Clara Galante, Paolo Giovannucci e con Sergio Castellitto
La produzione
Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, Luca Guadagnino per Frenesy
una produzione
THE APARTMENT, SOCIETÀ DEL GRUPPO FREMANTLE, VISION DISTRIBUTION, SOCIETÀ DEL GRUPPO SKY e
FRENESY. In collaborazione con SKY, con PRIME VIDEO e con GIOVANE FILM. Con una distribuzione italiana e internazionale
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