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La donna del ritratto

Regia di Fritz Lang vedi scheda film

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La recensione su La donna del ritratto

di SatanettoReDelCinema
9 stelle

Per la regia del grandissimo Fritz Lang, un meraviglioso noir, caratterizzato da una regia perfetta e interpretazioni impeccabili degli attori principali.

Fritz Lang: semplicemente una leggenda del cinema.

Creatore di grandi capolavori capaci di rivoluzionare la settima arte quali MetropolisM - Il mostro di Dusseldorf e di tanti altri esempi di grande cinema d'epoca quali Il dottor MabuseI nibelunghiUna donna nella lunaLa strada scarlatta, il grande caldo e altri, tra i quali figura anche questo La donna del ritratto.

Film di genere thriller-noir datato 1944, si parla di un brillantissimo esercizio di stile, estremamente affascinante per la sua eleganza e diretto in maniera eccelsa.

La regia di Lang non mostra i segni del tempo (e credo non li mostrerà mai, neanche tra duemila anni), con il regista che scandisce la narrazione usando vari trucchi del mestiere e mantiene viva la suspense per tutta la durata girando delle sequenze semplicemente magistrali.

Della regia forse si possono rimproverare alcuni cambi di scena di troppo nella prima parte, forse un po' bruschi, ma in fin dei conti necessari per l'evoluzione della storia.

Un'evoluzione scritta in maniera ottima, con varie perle cosparse e un livello di coinvolgimento molto alto (come già detto, d'altronde, vedasi "regia maestosa".

La recitazione è poi perfetta, in particolare per quanto riguarda Edward G. Robinson (uno degli attori più grandi dei suoi tempi, nonchè uno dei più grandi di sempre) e la femme fatale Joan Bennet, con il suo misurato magnetismo.

Fotografia e scenografie curate fungono poi da ottimo contorno.

Infine c'è la questione riguardante il finale, assai criticato ai suoi tempi e ritenuto da molti capace di aver sfaldato l'intera pellicola. Ma in fin dei conti era forse il miglior finale possibile, l'unico modo per dare un po' di verosimiglianza alla storia, capace di far riflettere sulle nere ironie della vita (e poi la scena finale nella sua interezza è veramente da antologia).

 

Insomma un film davvero grandioso, a cui personalmente non riesco difetti di confezione concreti (salvo l'adattamento italiano risibile, ma comunque sorvolabile) e che consiglio a chiunque.

Facilmente tra i più grandi noir di sempre.

 

Voto: 9,5/10.

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