Un docente di criminologia cena presso il suo club. Ha ammirato in una vetrina un quadro raffigurante una bellissima donna e questa - di cui nulla conosce - entra in un suo sogno, dapprima piacevole (la loro relazione sentimentale), ma che si trasforma poi in un autentico incubo. Fritz Lang, il regista, uno fra i celebri transfughi dalla Germania nazista, realizzò negli Stati Uniti film di alterno valore. Questo è uno dei suoi più riusciti, per la complessità dei temi affrontati, per la ricerca di un adeguato stile narrativo e per il notevole apporto degli interpreti, tutti attori di ottimo mestiere molto abilmente guidati in ruoli impegnativi.
Piccolo, intelligente film che assurge al ruolo di un vero e proprio capolavoro.Un sogno (ma che sogno!!!) trattato da Lang con la stessa minuzia descrittiva di una vicenda realistica, attribuendo però alla presunta realtà le apparenze fantastiche e angoscianti dell'incubo.
Dal racconto di J.H.Wallis, Once Off Guard, The Woman in the Window appartiene a quella serie giallo/thriller a cui Lang si dedicò negli anni quaranta, creando autentici capolavori del genere noir.
Per la regia del grandissimo Fritz Lang, un meraviglioso noir, caratterizzato da una regia perfetta e interpretazioni impeccabili degli attori principali.
un noir molto ben fatto che rappresenta una metafora sul male nascosto in ogni uomo magari in un angolo riposto nella fantasia di un tranquillo borghese lang ci inganna ci cattura in questo sogno aiutato dall ottima interpretazione di Robbins
Davvero un buon thriller. E il fatto che sia tutto un sogno nulla toglie allo svolgersi magistrale della vicenda. Anzi rafforza la tesi del cinema come fabbrica dei sogni. O degli incubi.
un film che davvero cattura l'attenzione piano piano, di quei film che coi ritmi frenetici di oggi non si possono più fare. Molto bello.La spiegazione finale è prevedibile, ma dà sollievo ugualmente.
Ottimo noir del grande Lang, superbo e intelligente, con un crescendo di tensione senza crepe. Geniale il modo in cui è girato il colpo di scena finale.
avvincente noir, ricco di colpi di scena e dove non mancano anche situazioni comiche, che non guastano. fritz lang adotta anche notevoli scelte tecniche, come ad esempio la profondità di campo ottenuta attraverso il riflesso dello specchio.
Nella prima scena il prof. Richard Wanley dell’Università di Gotham sta tenendo una prolusione su “Considerazioni sulla psicologia dell’omicidio”.
Partendo dalla Bibbia, rivisita il “non uccidere” in chiave psicanalitica e giurisprudenziale, tenendo d’occhio “le moderne cognizioni sugli impulsi che conducono… leggi tutto
Film insignificante. Noir tecnicamente ben fatto, con evidenti limiti nel soggetto, però: non si capisce come mai il colpevole vada inutilmente sul luogo del delitto; nè come mai la sua complice apra la sua porta a un ricattatore. Quest'ultimo muore in modo banalissimo, facendo chiudere il caso con un bolso lieto fine.
Chi ha visto in questo film, dell'altrove grandissimo Lang,… leggi tutto
IL NOIR SECONDO FRITZ LANG L'incalzante noir di Fritz Lang è incentrato su un ardito e sfacciato sberleffo che il caso e l'azzardo costruiscono attorno alla figura solitaria e malinconica di un anziano professore universitario, tal Richard Wanley.
Costui infatti si imbatte per strada, casualmente, nella splendida foto di una modella dall'avvenenza mai vista prima. Salvo poi incontrarla…
Mi ero intestardito nel cercare in rete un film del 1936 - "A Woman Rebels", con Katharine Hepburn - e ad un certo punto, tanto per farmi capire che era inutile insistere, mi è stato…
Gli scenari notturni sono di una bellezza innegabile, con momenti di quasi pittoresca sensibilità gotica (complice l’oscura fotografia di Milton R. Krasner). Lang insiste sull’ambiguità dei personaggi e sul loro universo nascosto e inconfessabile, accentua il lato psicologico e affronta il tema dell’adulterio in chiave thriller. La suspense è…
Film insignificante. Noir tecnicamente ben fatto, con evidenti limiti nel soggetto, però: non si capisce come mai il colpevole vada inutilmente sul luogo del delitto; nè come mai la sua complice apra la sua porta a un ricattatore. Quest'ultimo muore in modo banalissimo, facendo chiudere il caso con un bolso lieto fine.
Chi ha visto in questo film, dell'altrove grandissimo Lang,…
Un grande professore frequentando una sconosciuta commette un omicidio e cerca di fare di tutto per farla franca. Il film di Lang è molto intenso e i dialoghi molto intriganti. L'atmosfera è torbida insieme ad alcuni personaggi e il proffessore anche se si ritrova di malgrado nella situazione (in realtà commette un omicidio per leggitima difesa), si muove con classe. Il…
Fritz Lang: semplicemente una leggenda del cinema.
Creatore di grandi capolavori capaci di rivoluzionare la settima arte quali Metropolis e M - Il mostro di Dusseldorf e di tanti altri esempi di grande cinema d'epoca quali Il dottor Mabuse, I nibelunghi, Una donna nella luna, La strada scarlatta, il grande caldo e altri, tra i quali figura anche questo La…
Mancanti:
- Nijûshi no hitomi (1954)
- It Always Rains on Sunday (1947)
- Went the Day Well? (1942)
- Me and My Gal (1932)
- Gardiens de phare (1929)
- The Blue Bird (1918)
La settimana scorsa un centinaio di utenti si è soffermato sulla Playlist dedicata a Don Siegel e dunque ...vi ringrazio e vi offro un'altra serie di opere di un unico regista.
Non conoscerlo…
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Commenti (14) vedi tutti
Piccolo, intelligente film che assurge al ruolo di un vero e proprio capolavoro.Un sogno (ma che sogno!!!) trattato da Lang con la stessa minuzia descrittiva di una vicenda realistica, attribuendo però alla presunta realtà le apparenze fantastiche e angoscianti dell'incubo.
commento di (spopola) 1726792Davvero un bel film, lo rivedo sempre volentieri. Capolavoro onirico degli anni '40.
commento di TortellaüberallesNoir onirico archetipico, ma il pre-finale era meglio del finale.
commento di moviemanDal racconto di J.H.Wallis, Once Off Guard, The Woman in the Window appartiene a quella serie giallo/thriller a cui Lang si dedicò negli anni quaranta, creando autentici capolavori del genere noir.
leggi la recensione completa di yumePer la regia del grandissimo Fritz Lang, un meraviglioso noir, caratterizzato da una regia perfetta e interpretazioni impeccabili degli attori principali.
leggi la recensione completa di SatanettoReDelCinemaVoto 7. [27.12.2012]
commento di PPun noir molto ben fatto che rappresenta una metafora sul male nascosto in ogni uomo magari in un angolo riposto nella fantasia di un tranquillo borghese lang ci inganna ci cattura in questo sogno aiutato dall ottima interpretazione di Robbins
commento di howard76Davvero un buon thriller. E il fatto che sia tutto un sogno nulla toglie allo svolgersi magistrale della vicenda. Anzi rafforza la tesi del cinema come fabbrica dei sogni. O degli incubi.
commento di screamSiamo complici nell’incubo del protagonista e veniamo trascinati nella sua disperazione fino a quando… Mai fidarsi delle donne in vetrina!
commento di daveperun film che davvero cattura l'attenzione piano piano, di quei film che coi ritmi frenetici di oggi non si possono più fare. Molto bello.La spiegazione finale è prevedibile, ma dà sollievo ugualmente.
commento di aredhelMolto bello.
commento di La Motta(Esiziale macchina da suspence. Robinson è sempre una garanzia.)
commento di zio_ulceraOttimo noir del grande Lang, superbo e intelligente, con un crescendo di tensione senza crepe. Geniale il modo in cui è girato il colpo di scena finale.
commento di valien88avvincente noir, ricco di colpi di scena e dove non mancano anche situazioni comiche, che non guastano. fritz lang adotta anche notevoli scelte tecniche, come ad esempio la profondità di campo ottenuta attraverso il riflesso dello specchio.
commento di carpa