Regia di James Algar, Samuel Armstrong, Ford Beebe, Norman Ferguson, Jim Handley, Wilfred Jackson, Hamilton Luske, Bill Roberts, Paul Satterfield, Ben Sharpsteen vedi scheda film
Opera ambiziosa, di quelle che segnano una svolta linguistica oltre che tecnica, "Fantasia" resta uno dei grandi film animati della storia nonostante qualche imperfezione. È un'antologia di cortometraggi animati che vorrebbero visualizzare i contenuti di celebri brani musicali, come Disney aveva già fatto con le Silly Simphonies; essendo un film a episodi, è inevitabile che non tutti siano dello stesso livello e che ci sia una certa discontinuità fra i vari brani, anche se la tenuta complessiva è notevole. Il migliore a mio parere è "L'apprendista stregone" con Topolino che cerca di animare una scopa: brano celeberrimo, è l'unico che propone una vera e propria storia ed ha un ritmo visivo mozzafiato; ottimi anche il tenebroso "Una notte sul Monte Calvo" e "La sagra della primavera" che rievoca con bellissime animazioni la nascita della vita sulla Terra e la lotta per la sopravvivenza dei Dinosauri su musiche di Igor Stravinskij. "Lo schiaccianoci" da Chaikovskij propone affascinanti immagini del mondo vegetale con balletti antropomorfi comunque da antologia, mentre la "Toccata e fuga in Re minore" ha il coraggio di tentare la via dell'astrazione, certamente non scontata in un'opera come questa. "La danza delle ore" è un balletto scatenato di struzzi, elefanti e ippopotami con un ritmo degno dell'Apprendista stregone, mentre la "Pastorale" offre un immaginario bucolico del Monte Olimpo forse un po' superato e con invenzioni figurative efficaci ma non sempre all'altezza dei migliori episodi ricordati poc'anzi. La chiusura con l'Ave Maria di Schubert è importante nello stabilire un clima di religiosità in cui bagna tutta l'opera e conclude il film con una sobrietà figurativa che si esplicita in una lunga processione di figure con delle torce in mano, un pellegrinaggio verso una meta imprecisata che non tutti i critici hanno gradito (Morandini lo definisce il peggior episodio del film). Ma non è nella media matematica fra i valori dei singoli episodi che sta l'originalità dell'opera, quanto nell'aver voluto tentare qualcosa di mai visto prima, un progetto visionario e rischioso che infatti all'inizio non fu compreso. L'animazione nel complesso è di qualità eccezionale, la fedeltà allo spirito della musica a tratti impossibile perché le immagini hanno un loro linguaggio autonomo che non sempre può essere soggetto ad una partitura e non manca qualche momento che ai meno preparati potrà risultare un po' noioso, soprattutto ai bambini che si aspetterebbero di seguire una storia e trovano questi mini-videoclip ante-litteram. Ma è una scommessa che fa onore a Disney e a tutto il suo staff di tecnici e animatori, uno dei film che possono essere definiti rivoluzionari e fondatori di una nuova estetica, un'opera che può essere definita un capolavoro del cinema.
Voto 10/10
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