Regia di Fausto Brizzi vedi scheda film
Quattro bambini di nove anni, tra loro amici, hanno differenti situazioni disastrate in famiglia. Ritrovandosi al compleanno di uno dei quattro, tutti assieme esprimono lo stesso desiderio: diventare adulti. Desiderio avverato.
Molto meno che un generico omaggio, molto più che un film 'liberamente tratto da', questo Da grandi è in tutto e per tutto un remake di Da grande (Franco Amurri, 1987) con quattro protagonisti anziché uno. Per accattivarsi l'apprezzamento dell'autore della pellicola originale, o almeno almeno per evitarne una sacrosanta denuncia per plagio, Fausto Brizzi lo chiama per condividere i meriti di sceneggiatura; ma è legittimo pensare che Amurri, da oltre dieci anni lontano dal mondo del cinema, non abbia in alcun modo partecipato concretamente alla stesura del copione. In tutto ciò il vero danneggiato pare essere Stefano Sudriè, co-sceneggiatore di Da grande con Amurri, a cui non viene attribuito qui alcun riconoscimento. A ogni modo, se Renato Pozzetto era il mattatore del lavoro datato 1987, qui ci si ritrova ad avere molto più modestamente a che fare con un poker di interpreti centrali composto da Enrico Brignano, Ilenia Pastorelli e Luca & Paolo – inscindibili come sempre. Apprezzabili le scelte di casting nei ruoli marginali: Valeria Fabrizi, Marco Messeri, Carlotta Natoli, Ubaldo Pantani, Valeria Bilello. Il ritmo è tenuto sempre a buoni livelli, ma sono proprio i contenuti a scarseggiare: pur all'interno di una storia di fantasia, senza tante ripercussioni logiche insomma, spesso e volentieri le situazioni proposte appaiono sgraziate, tirate via, prive di originalità. Nulla che non riporti, in effetti, al cinema perennemente in odore vanziniano di Brizzi. 2,5/10.
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