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Dall'alto di una fredda torre

Regia di Francesco Frangipane vedi scheda film

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La recensione su Dall'alto di una fredda torre

di barabbovich
4 stelle

Giovanni (Colangeli) e Michela (Bonaiuto) sono una coppia di Gubbio sulla settantina che ha contratto una rarissima malattia genetica ("è come avere sbancato due volte consecutive al gioco del lotto", dicono i medici). Per salvarli occorre un trapianto di midollo. Dei loro figli - Antonio (Pesce) ed Elena (Scalera), gemelli dizigoti - soltanto la seconda è compatibile con l'operazione che, però, non può salvare più di una vita. Per i due figli, così simbiotici tra loro da rasentare il rapporto incestuoso, si apre un enorme dilemma morale: quale genitore salvare?
Imbarazzante a partire dal titolo (è il gioco della torre: chi buttereste giù? Mamma o papà?), l'opera prima di Francesco Frangipane è interamente imperniata su uno spunto drammaturgico che gira a vuoto, puntellato da diverse scene madri (quasi sempre girate a tavola) talmente "scritte" (a tavolino...) da risultare posticce, con attori perennemente sopra le righe. A completare il quadro di questo esordio da saldo di fine stagione - tratto dall'omonimo testo teatrale di Francesco Gili - concorre un cavallo bianco che scappa dal recinto, metafora bolsa e anodina di un bisogno di fuga e libertà che sembra essere il corrispettivo di un Edoardo Pesce mai così misurato.

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