Regia di Francesco Frangipane vedi scheda film
Dramma umano, buona l'idea di partenza, meno lo sviluppo. Attori "in parte"
Antonio, alias Edoardo Pesce ed Elena, Vanessa Scalera, sono due gemelli eterozigoti ultraquarantenni single, molto affiatati, cresciuti quasi in simbiosi. Insieme ai loro genitori, Michela e Giovanni, imbastiscono piacevoli conversazioni, soprattutto a tavola, ridono e scherzano. A un tratto una terribile notizia, irrompe nella serena routine familiare, Giovanni, alias Giorgio Colangeli e Michela, Anna Bonaiuto, soffrono di una rara malattia genetica, che li ha colpiti entrambi: la patologia, senza un rapido trapianto di midollo è letale, ma solo Elena è donatrice compatibile e può effettuare l’espianto, per giunta altri parenti in vita non ce ne sono. Michela e Giovanni ignorano la faccenda, mentre i figli si ritrovano precipitati in un incubo, un dilemma drammatico, costretti a scegliere quale genitore salvare. Litigano, cincischiano, prendono tempo, alla fine sembrano rinunciare addirittura, ma una coppia di medici Anna e Marco, li spingerà a quella scelta dolorosissima ma inevitabile” chi salva una vita salva il mondo intero” La storia trova ispirazione in quel ripetitivo giochino un po’ velenoso, con cui talvolta gli adulti tediano i bambini: a chi vuoi più bene a mamma o a papà? Un vecchio indovinello/ritornello, in cui spesso giocosamente ci si intrattiene “Chi buttereste dall’alto di una fredda torre?” Solo che qui il quesito diventa cruciale, non più un trastullo fine a sé stesso, ma un vero dramma, quale vita è più importante tra quella della madre e del padre? e dunque chi invece metaforicamente gettare giù dalla torre. L’idea di partenza, un tantino implausibile, è comunque intrigante, tuttavia lo sviluppo convince poco, è come se la storia, a un certo punto, non trovando spunti interessanti, si appiattisse senza decollare, il ritmo narrativo è lento. Al netto di questo, l’interpretazione degli attori è impeccabile.
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