Regia di Shohei Imamura vedi scheda film
Di fronte alle opere di anziani registi (vedi De Oliveira) ho quasi sempre la sensazione di vedere all'opera un fuoriclasse che, malgrado il palleggio elegante e qualche tocco brillante, non riesca a reggere il ritmo di una partita intera; è questo il caso di Shohei Imamura.
A parte qualche trovata interessante, una ricerca estetica a tratti di alto livello e un'ambientazione davvero suggestiva, il suo "Acqua tiepida sotto un ponte rosso" mi appare come un mero esercizio di stile, a volte accompagnato da una nauseante voglia di stupire a tutti i costi.
Forse l'unico autore giapponese che riesce ad esaltare i toni della commedia è proprio il "giovane" Takeshi Kitano;ll suo cinema, sì, è pervaso da un'ironia fresca, autentica e...sopratutto inedita. Non è il caso di Imamura che si abbandona, sovente, a clichet troppo ripetitivi per destare interesse anche nello spettatore più aperto e anticonformista...
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