Regia di István Szabó vedi scheda film
Il film non riesce (o non vuole, non saprei) uscire dall'ufficio in cui si consuma il processo ideologico al maestro Wilhelm Furtwängler, ottimamente interpretato da Stellan Skarsgard, ove peraltro l'atteggiamento persecutorio di stampo (appunto) nazista si consuma molto velocemente e ritorna inutilmente ripetitivo per tutto il tempo. Di ciò che accade fuori da quell'ufficio, ad eccezione della velocissima, vibrante versione della quinta di Beethoven dello stesso Wilhelm Furtwängler, è bene dimenticarsene, a partire dal gracchiante, disgraziato doppiaggio di Harvey Keitel e dal musetto insulso di Moritz Bleibtreu, molto più adatto per ruoli leggeri.
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