Regia di Kenneth Branagh vedi scheda film
AL CINEMA
"Io e lei siamo uguali... La morte ci segue ovunque andiamo.."
Il detective di origine belga Hercule Poirot si è trasferito a Venezia nell'immediato dopoguerra, città ove intende ritirarsi a vita privata, nonostante la folla che lo circonda, bisognosa dell'intuito del celebre detective per trovare soluzioni ai casi misteriosi che li assillano, lo abbia costretto ad ingaggiare una guardia personale (interpretata da Riccardo Scamarcio) per proteggersi dalle molte insistenze.
Un giorno tuttavia una vecchia amica dell'investigatore, la celebre giallista Ariadne Oliver (Tina Fey), riesce a farsi breccia nella privacy di Poirot e lo coinvolge, nella notte di Halloween, come spettatore presso una seduta spiritica che si tiene presso una antica magione veneziana di proprietà di una celebre cantante lirica (Kelly Reilly), la cui vita è stata funestata dalla prematura morte della figlia, suicidatasi nel canale sottostante la villa, e con cui la donna intende tornare a rapportarsi attraverso una famosa medium, Joyce Reynolds (Michelle Yeoh).
Peccato che, a seguito della seduta, proprio la medium verrà a trovare la morte in modo truculento, costringendo Poirot, nel frattempo vittima di un tentato omicidio per asfissia, a chiudere tutte le entrate della magione per tornare ad investigare e scoprire il colpevole. La soluzione verrà trovata anche stavolta, e coinvolgerà diverse persone tra tutte quelle coinvolte alla festa.
Tratto da un'opera minore della celebre e apprezzata giallista Agatha Christie, Assassino a Venezia risente della ridondanza ostentata di scenografie magniloquenti ed improbabili che già affliggevano i due precedenti adattamenti a cura di Kenneth Branagh.
Ridondanti come i baffi improbabili che lo stesso Branagh non si sottrae alla tentazione di ostentare anche stavolta, a corredo di un film finto e come di cartapesta che non riesce mai ad avvincere nonostante le peripezie e i colpi a sorpresa che l'indagine riserva.
Inoltre stavolta anche il cast, nel quale sarebbero state opportune presenze di guest star di gran richiamo, appare in realtà piuttosto fiacco e monocorde, con bambini insopportabili ed attrici/attori privo di verve che non riescono a risultare mai adatti alla situazione.
La Venezia che fa da pesante ed impegnativo sfondo alla vicenda, appare davvero improbabile e finta, non meno di un luna park ove si sta partecipando ad un gioco di gruppo che promette molto più dell'emozione che finisce per suscitare.
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