Regia di Anubys Lopez vedi scheda film
Esordio, a basso costo, per l'ennesimo improvvisato sceneggiatore e regista, all'opera con un cast ridotto ai minimi termini, al pari della tecnica e delle idee. Come sempre più spesso accade a farne le spese è il simpatizzante del genere horror, quello disposto a prenderne visione.
Due sorelle - Sandra (Yetlanezi Rodriguez) e Ana (Angie Sandoval) - partono per un un lungo viaggio con destinazione Colorado. Mentre attraversano il Texas, brutalmente respinte a un distributore di benzina, restano a piedi in prossimità di un vecchio paese, Whispering Pines (popolazione: 53 abitanti!), in apparenza abbandonato ma in realtà frequentato dagli adepti di un sadico culto pagano.
Horror di bassissimo profilo economico, ispirato da una storia del folklore cubano con vaghi e liberi accenti sulla ritualità magica, messa in atto da una non meglio specificata setta utilizzando oggettistica sui generis (feticci attaccati agli alberi, icone incise nei tronchi - in debito con The Blair Witch Project -, riportate su anelli ad influenza simpatica) e celebrazioni cultuali destinate a concludersi con un sacrificio umano. Anubys Lopez tenta di esordire in regia con questo derivativo, ben poco animato e meno spettacolare, low budget girato in piena pandemia da Covid-19 (2020). Già il fatto che Those Who Call [1] sia stato rilasciato a tre anni di distanza dalla realizzazione, potrebbe essere un buon indicatore sulla qualità del lungometraggio. Se la storia presenta non pochi motivi di interesse, andando a parare in un finale piuttosto angosciante, il difetto principale del film è dato dall'ininterrotta serie di battute tra le due litigiose sorelle, sperdute in un bosco per tutto il tempo della durata e mostrate sin da sempre in conflitto (anche attraverso un paio di flashback, il loro contrasto appare ben evidente nella dibattuta scelta di vendere o meno la casa del padre una volta che il loro genitore, vedovo, è stato dato per disperso). L'intero corpus cinematografico del prodotto è questo, ossia un ripetuto e monotono insieme di dialoghi ridotti a puerili battute tra due attrici non proprio brillanti, destinate, da metà tempo in poi, a diventare inevitabilmente antipatiche. La riprese sono ridotte ai minimi termini: fatte a mano, forse con un cellulare o, al più, una reflex, con l'aggravante di una fotografia pessima. Il film è stato girato tutto a luce naturale, anche durante le scene notturne che, pur brevi, contribuiscono a rendere ancor più sgradevole la visione. Nel frattempo Anubys Lopez ha completato il suo secondo lungometraggio (Aged), del quale - in tutta sincerità - stante queste le premesse, non dovrebbe interessare probabilmente a nessuno, nemmeno a quel tipo di pubblico disposto ad apprezzare anche il cinema più povero e underground.
NOTA
[1] Il titolo fa riferimento ai seguenti versi della Bibbia:
“Woe to those who call evil good, and good evil.
Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene".
(Isaia, 5:20)
Those Who Call: scena
"'Stesso cuore, stessa pelle' questo è il patto tra sorelle, anime che mai potrà dividere la realtà."
(Laura Pausini)
Trailer
F.P. 12/03/2023 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 79'31") / Data del rilascio USA (streaming): 10/01/2023
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