Regia di George Stevens vedi scheda film
Oh, il caro vecchio George Stevens - come i due protagonisti - non delude mai. Siamo infatti in presenza di un ottimo film, che procede tranquillo ma sicuro e solido, nel tracciare il suo ritratto due persone e due mentalità. I due sono certamente fatti l'uno per l'altro, ma lei è affetta da quella mania di far carriera e aver successo a tutti i costi, oggi più diffusa di allora. Il risultato è che, mentre ha una vista sopraffina per fiutare tutte le possibilità che vanno in quella direzione, è completamente cieca quanto a vita sentimentale e coniugale. Anzi, infligge al povero marito una serie di umiliazioni e frustrazioni, che sollecitano addirittura il nostro riso (non senza un velo di compassione per il povero Tracy), a cominciare da quella disastrosa notte di nozze... A proposito, un grande merito del film è quello di passare disinvoltura dal dramma alla commedia, e questo senza un filo di cinismo o qualunquismo. Anzi, a volte si serve del riso per criticare certe abitudini ridicole e assurde. Bisogna proprio dire che - in barba al politicamente corretto - il regista mette alla berlina un certo femminismo americano, un certo attivismo delle donne fine a se stesso, una certa ideologia di orgoglio femmimile che allora serpeggiava negli USA e che oggi è dilagata. Cioè quella che la donna per essere realizzata deve essere donna di carriera, altrimenti è una fallita. Poco importa se poi non sa preparare la colazione e se non conosce le più elementari delicatezze umane e amorose, inanellando un disastro dopo l'altro fino allo sfascio del matrimonio. Lei mi ricorda le donne vittoriane di certi romanzi di Dickens, le quali dedicavano le giornate ad organizzazioni caritatevoli che sostenevano gli orfanelli africani, e trascuravano completamente i loro figli che avevano in casa... Il film è un inno all'amore e al diritto/dovere della coppia di mettere alla porta coloro che vogliono mangiarsi la loro vita coniugale. La scena della Hepburn che tenta di preparare la colazione a Tracy è esilarante e riuscitissima (specie quando l'uovo le cade sulla scarpa); anzi, sembra proprio come succede a volte nella realtà. Un film che fa ridere e riflettere.
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