Regia di Yorgos Lanthimos vedi scheda film
Buon film del nostro Lanthimos, se vi piace il regista non perdetevelo.
Essendo un estimatore del regista greco Lanthimos, ero rimasto male per la solenne bocciatura di FilmTv a questo suo ultimo film a episodi (4,7 il voto medio). E’ da otto anni ormai che seguo i suoi film, da quando cioè recuperai il suo spiazzante Alps. La sua cifra stilistica è sempre stata più o meno quella, forse un po’ annacquata ultimamente ma che ora riprende vigore proprio in questo ultimo film: persone che con naturalezza hanno i comportamenti più strampalati e inquietanti; soggetti imprevedibili, belle ragazze, sesso, violenza molto cruda e violenta, appunto; fascino e originalità a larghe mani; piani di lettura e interpretazioni vari; a volte pure divertenti e quasi sempre con sceneggiature notevoli. Dimentico sicuramente qualcos’altro (la “precisione” delle scene e degli scenari, per dire) ma ci si è capiti. E alla fine tutto questo deve piacere, o può non piacere.
Qua abbiamo tre lunghi episodi, tra loro slegati se non fosse per un tale, un personaggio presente brevemente in tutti e tre, tale R.M.F.; e per il fatto che negli episodi gli attori sono sempre gli stessi (ma con personaggi diversi), a partire da Emma Stone, ormai attrice feticcio del Nostro, e poi Willem Dafoe, pure lui ora un abitudinario, ma c’è anche Jesse Plemons (da Breaking Bad e non solo), e altri, e tutti bravissimi.
Io sarei per un sette, ho trovato il solito Lanthimos e alle storie ripensi poi anche nei giorni seguenti alla visione. Il film è andato molto bene in Italia, arrivando a una inattesa seconda posizione negli incassi settimanali (sicuramente avrà fatto da traino il precedente Povere creature!); altrove invece non è andato benissimo, anzi, e malgrado gli scarsi costi alla fine ha chiuso economicamente maluccio.
Partecipò a Cannes, battuto da Anora; Plemons vinse però per la migliore interpretazione maschile.
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