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Kinds of Kindness

Regia di Yorgos Lanthimos vedi scheda film

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La recensione su Kinds of Kindness

di diomede917
7 stelle

CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: KINDS OF KINDNESS

Dopo la parentesi Tony McNamara che tante soddisfazioni ha dato a Yorgos Lanthimos da un punto di vista internazionale (Leone D’oro e Gran Premio Speciale a Venezia per Povere Creature e La Favorita e i relativi Oscar per le attrici protagoniste), il regista greco torna alle origini (quasi fosse un bisogno fisiologico) e con il suo fidatissimo sceneggiatore Efthymis Filippou scrive tre favole morali in pure stile Esopo moderno dove disintegra e violenta l’essere umano e il suo modo di amare. I 3 “Tipi di Gentilezza” che danno il titolo al film sono in realtà un’estremizzazione grottesca del concetto stesso di gentilezza.

Il film si apre con Sweet Dreams degli Eurythmics sparata a tutto volume. Un testo che apre e racchiude il senso del film “Alcuni di loro vogliono usarti, Alcuni di loro vogliono essere usati da te, Alcuni di loro vogliono abusare di te, Alcuni di loro vogliono essere abusati.”

Jesse Plemons (premiato strameritatamente con la Palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes) nelle tre storie studiate da quei due matti greci, vivrà sul proprio corpo quello che Annie Lennox canta. Sara usato e abusato, per poi usare e abusare a suo piacimento.

Il comune denominatore delle tre storie è R.F.M. , un buffo e silenzioso signore che somiglia in maniera incredibile a Stanley Kubrik e che darà il titolo a tutte e tre le favolette che ricordano molto i mini-film di Alfred Hitchcock presenta (soprattutto alla fine mi aspettavo la morale accompagnata dal famoso “Buonasera”).

Nel primo episodio, The Death of R.M.F, al centro di tutto c’è il rapporto di sottomissione totale tra Robert e il suo capo Raymond. Raymond ha il controllo totale della vita del suo sottoposto; ne decide il look, la dieta, la vita sessuale e ne condiziona la vita intima al punto da provocare aborti spontanei della moglie del povero Robert. Finché un bel giorno Robert si rifiuta di provocare un incidente stradale che sarà la causa della morte di R.F.M. ed entrerà in una sorta di incubo che evidenzierà quanto la dipendenza di questo rapporto tossico sarà più forte di tutto. E la conclusione con l’asservimento totale accompagnato dalle note di How Deep is your love dei Bee Gees ci fa capire quale sarà il nostro viaggio di ignari spettatori.

Nel secondo episodio l’amore tossico entrerà nella morbosità del rapporto di coppia. Un poliziotto è convinto che la donna ritrovata in un’isola non sia in realtà la moglie scomparsa ma un’altra persona che lo stia ingannando e per questo motivo la sottoporrà a tremende torture psicofisiche.

Lanthimos con R.F.M vola, ridicolizza e violenta il rapporto marito e moglie. Un rapporto caratterizzato dallo scambismo e da film porno amatoriali da vedere con gli amici come fossero le diapositive delle vacanze, un amore fisico e violento fatto di manganellate che eccitano fino ad arrivare al cannibalismo estremo pur di procurare e procurarsi piacere.

Nel terzo episodio, il controllo è quello esercitato dalle sette religiose. Una realtà che giudica impuro tutto quello che non è compatibile con il loro stile di vita ed espelle con il rigetto più estremo quello che non è compatibile al loro volere.

Protagonisti sono Emily e Andrew, una coppia in missione per conto del loro Dio (il guru Omi) che li ha incaricati di trovare una ragazza che ha il dono di far resuscitare i morti con la sola imposizione delle mani.

Ma in questo viaggio verso il mondo esterno, Emily inizia a dubitare ma soprattutto a pensare con la propria testa e i propri istinti. Una cosa molto pericolosa che la porterà in una sorta di discesa degli inferi che ha dentro di sé. Che la porterà a combattere tra l’amore per la sua vecchia famiglia e soddisfare i desideri del capo della sua nuova famiglia.

Le favole che compongono le quasi tre ore di Kind of Kindness evidenziano il pessimismo di fondo e quasi il disprezzo per il genere umano che ha Lanthimos.

Gli uomini sono subdoli e deboli al tempo stesso, le donne sono intraprendenti da tutti i punti di vista e hanno la forza di lasciare e tenere testa al maschio che per legittimare la sua forza non può che abusare e mortificare il corpo femminile.

E per evidenziare la bestialità del genere umano, il regista greco ci regala un finale del secondo episodio dove l’uomo viene sostituito in tutto e per tutto da un mondo fatto di cani.

Una trasformazione già trattata nei suoi primi film.

Kind of Kindness è un film fuori di melone, scritto da due fuori di melone e che bisogna essere ben fuori di melone per poterlo apprezzare a pieno.

E infatti io gli ho dato un bel 7,5.

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