Regia di Todd Field vedi scheda film
Una regolare e tranquilla famiglia americana, padre medico, madre insegnante di musica e figlio avviato verso una laurea in architettura è sconvolta dalla morte di quest'ultimo, ucciso per gelosia dall'ex marito della sua attuale compagna. Il dolore pervade le anime dei due genitori (Sissy Spacek e Tom Wilkinson), portando silenzi, difficoltà e rabbia in un rapporto che sembrava idilliaco. Combattono con loro stessi, con la mancanza forte dell'unico figlio e ancora con la legge, che sembra non voler dare la giusta condanna all'assassino, che nel frattempo continua a condurre una vita regolare e incontra i due genitori per strada, creando dolore e rabbia. Ed è da questa rabbia che nasce la voglia di farsi giustizia da soli, in memoria di quel figlio ormai scomparso ma anche della propria stabilità. Il film di Todd Field partendo dalla morte di un figlio entra nei meandri di quel che resta, nella stabilità perduta dei due genitori, nel dolore, in quei silenzi che minacciano il loro rapporto. E' nella metaforica stanza da letto del titolo che entra, con sguardo impietoso, triste e quasi senza speranza, a voler dimostrare che davanti ad un dolore così grande nessuna giustizia ha la potenza di apportare benefici, nè quella giuridica nè tantomeno quella personale. L'aspetto migliore del film è sicuramente l'idea, il messaggio che l'autore si propone di sussurrare; tuttavia la sceneggiatura non è sempre all'altezza...se da un lato Field vuole attenersi ad un cinema dal respiro europeo, dall'altro, in maniera particolare nello sviluppo dei fatti, mostra troppo, con risvolti da cinema popolare americano che a tratti stonano. Buona la prova dei due attori protagonisti.
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