Regia di Jessie Nelson vedi scheda film
Sean Penn e la colonna sonora (altro che quel pasticcio di Across the universe!) sono i due motivi essenziali per cui vale la pena di vedere questo film; per il resto c'è tanta retorica, si susseguono i tanti momenti strazianti e la Pfeiffer sa quello che fa, pur non lasciando più di tanto il segno in un ruolo abbastanza stereotipato da 'donna manager'. Ma le scene della battaglia in tribunale sono francamente lunghe e il film passa oltre le due ore pur raccontando una storia essenzialmente semplice.
Sam Dawson è un ritardato mentale con la fissa per i Beatles, che fa il cameriere da Starbucks. Un rapporto occasionale gli regala una figlia, che lui chiama Lucy, mentre la madre scompare immediatamente. Sam in qualche modo riesce comunque a crescere Lucy, ma quando la bambina compie 7 anni il tribunale, riconosciuto che le capacità mentali di Sam sono inferiori a quelle di sua figlia, gliela toglie. Un'avvocatessa in carriera accetta la causa, ma sarà una battaglia dura.
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