Regia di Peter Docter vedi scheda film
Film d’animazione del periodo aureo della Pixar, “Monsters & Co.” trae l’idea alla sua base (trarre energia dalle urla dei bambini spaventati) da un sistema pedagogico non ufficiale usato probabilmente dalla quasi totalità dei genitori fino al secolo scorso: spaventare il bambino riottoso con la paura dell’ignoto, in questo caso l’abusatissimo mostro nell’armadio. Oppure, nella variante toccatami in prima persona da bambino, dell’Uomo Nero (e mai una volta che mi sia venuto in mente di chiedere chi diavolo fosse questo uomo nero che si annidava, non invitato, nella mia stanza [maledetta mente razionale in fase di formazione]) che mi costringeva a veglie con gli occhi sporgenti dall’orlo della coperta/muretto nel tentativo di interpretare le spaventose forme umbratili prese dagli oggetti nella mia stanza. Mezzucci in disuso, si spera; se non altro perché di difficile applicazione con i bambini moderni. Probabilmente si spaventerebbero di più, pur nella loro spensieratezza, nel timore di un Berlusconi sotto il letto, un Monti nel portafoglio o una “Choosy” Fornero sbucante dal dizionario di inglese (anzi, ripensandoci, meglio tenere lontani B. dal letto e M. dal portafoglio, anche il controllo genitoriale ha un limite), mentre i genitori tremano in attesa delle ulteriori mefitiche manifestazioni dell’inesorabile Moloch chiamato “Spendig Review”. Ma restiamo in ambito cinematografico, dove tale spunto trova una felice applicazione nel lavoro d’animazione di Docter, in un assoluto equilibrio tra perfezione visiva (impressionante la resa tecnica delle animazioni) e tempi comici, questi ultimi contrappuntati da buone fasi “slapstick” e puntuali dialoghi brillanti; ottima anche la rappresentazione pratica dei mostruosi protagonisti della storia, su tutti l’occhiuto e garrulo Mike Wazowsky. Un lavoro divertente, in definitiva, forse più orientato ad un pubblico di bambini ma che strappa anche agli adulti numerosi e corroboranti sorrisi.
Scoppiettante.
Brillante.
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