Regia di Ric Roman Waugh vedi scheda film
Tom Harris ( Gerard Butler) è una risorsa CIA sotto copertura impiegata sul campo, in Afghanistan. Sabota il circuito di sorveglianza di un sito nucleare, e da qui cominciano i problemi, perché la copertura salta e i talebani, il governo locale, pure i servizi segreti del Pakistan, tutti lo vogliono. Per salvarsi dovrà percorrere 600 km insieme a Mo, il traduttore assegnatogli, fino al punto di estrazione: Kandhar.
Waugh torna a dirigere Butler in un war-action che impiega un po' a partire, rischiando di incartarsi nella prima parte, in cui delinea tutte le districate sottotrame ed i relativi personaggi secondari. Che però non sono approssimativi, ma hanno tutti una propria identità ben delineata e sono funzionali al racconto, che accumula elementi da thriller , anche se fa un po' di confusione nel montaggio.
Può ricordare il recente "The Covenant" di Guy Ritchie, ma è un film meno immediato, anche se ugualmente emozionante. Un paio di scene sono davvero ben fatte: l'attacco notturno dell'elicottero e quello finale a Kandhar, tutte realizzate senza CG, davvero un bello spettacolo.
Soprattutto "Kandhar ", racconta una storia in cui quasi nessuno dei protagonisti è dove vorrebbe essere, costretto per circostanze o per denaro va a capire, a combattere una guerra che non è più la propria.
Bene Butler in un ruolo meno testosteronico del solito .
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