Regia di Anthony DiBlasi vedi scheda film
Un tragico evento che non fornisce alcuna ragione sensata del suo essere accaduto, ha posto fine in modo disonorevole e violento alla vita di un poliziotto fino a poco prima considerato come un ottimo elemento.
Impegnato a sgominare una banda di pericolosi satanisti, l'uomo riuscì a salvare tre dei quattro ostaggi in balia di quei folli perversi, salvo poi commettere un omicidio senza senso pochi giorni dopo a danno di due colleghi agenti.
Anni dopo la figlia del poliziotto suicida, divenuta pure lei poliziotto, accetta come primo incarico il compito di presiedere e fare la guardia alla vecchia stazione di polizia in disarmo ove accadde la strage ad opera del genitore, reso folle da ragioni sconosciute.
Nella sera prima del definitivo smantellamento della struttura, la giovane ha il compito di presiedere e vegliare sul distretto.
Ma prima un sadico scherzo telefonico, poi la presenza di un inquietante barbone, e poi altri sanguinosi e terrificanti eventi scuotono la calma ed i nervi saldi della tenace ragazza, giunta in quel luogo anche per trovare qualche labile traccia che le confermi che il bravo genitore fu vittima lui stesso di presenze malefiche e fuori controllo, a tal punto pericolose da averlo soggiogato e indotto a commettere quella strage senza senso.
A distanza di quasi un decennio, forte di un budget non ingente, ma un po' più generoso del solito, il talentuoso regista Anthony DiBlasi firma un quasi-remake del suo lodato Last Shift, e si fa carico di firmare un horror cupo e terrificante che pare anche una ulteriore variazione, sul côté satanico, del Distretto 13 carpenteriano indimenticato e lodato. Attraverso l'uso di flashback piuttosto ben gestito, ed un incipit terrificante DiBlasi trasporta lo spettatore dentro una spirale di violenza e cattiveria sadica che si rivela la quintessenza di una malignità sovrana degna di una possessione demonica. Effetti speciali ben dosati e terrificanti nel realismo esasperato che riescono a provocare, si rivelano un ulteriore caratteristica positiva di un horror coi fiocchi che spaventa e tiene inchiodati alla storia fino alla fine.
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