Regia di Anthony DiBlasi vedi scheda film
Remake-reboot di "The Last Shift" (2014), precedente horror sempre diretto da Anthony DiBlasi e sceneggiato dal regista di nuovo in coppia con Scott Poiley. Un horror allucinato e inquietante, che molto deve alle atmosfere infernali di "Hellraiser" (Clive Barker, 1987).
L'agente Jessica (Jessica Sula) fa di tutto per iniziare il suo primo turno di lavoro di notte. Lo fa nel "Lanford Police", la stessa stazione di polizia all'interno della quale un anno prima il padre - sorta di eroe dopo aver salvato tre ragazze destinate alla morte per mano di John Malum (un predicatore a capo di un culto religioso satanico) - incomprensibilmente ha ucciso due colleghi a colpi di fucile, togliendosi poi la vita. Ben presto Jessica diventa bersaglio di minacciose telefonate opera della setta, subisce l'aggressione di un barbone e inizia a essere testimone di apparizioni e manifestazioni soprannaturali. La situazione si aggrava quando scopre una pendrive appartenuta al padre: il suo contenuto mostra sequenze di sacrifici umani e allucinanti dichiarazioni di Malum, rilasciate poco prima della sua morte.
"Il barone del tempio è una divinità demoniaca prebiblica, noto come il Messaggero dei Dannati."
Malum: scena che rimanda a Sinister
Atmosfere sinistre, con presenza di minacciosi maiali, simbologia satanica e un clima di minaccia ininterrotto, contraddistinguono questo reboot di Last Shift (2014), entrambe opere del regista Anthony DiBlasi supportato ai testi da Scott Poiley. La storia affonda nel paranormale mostrando presenze spettrali di vittime e carnefici, nonché una sorta di demone che molto deve ai supplizianti di Clive Barker. Malum è un riuscito horror, frutto di una coproduzione tra Italia e Stati Uniti, nel quale gli autori tentano di far confluire tematiche classiche, traendo ispirazione da Sinister (per la componente found-footage), Distretto 13 - Le brigate della morte (la stazione di polizia) ed Hellraiser (le sequenze finali con creatura infernale). Non privo di immagini granguignolesche e ben interpretato da Jessica Sula, rispetto al modello originale (Last Shift) azzarda nel dare più spiegazioni sulle ragioni che stanno dietro alle epifanie mostruose, senza tuttavia riuscire pienamente nell'intento, come conferma la caotica e convulsa parte finale. Resta comunque una produzione indipendente di buon risultato, in grado di provocare non pochi sussulti, realizzata con l'intento di costruire un climax di angoscia crescente, destinato a raggiungere il vertice durante la rappresentazione degli allucinanti filmati su "chiavetta" o durante le apparizioni spettrali nella camera di isolamento. A compensare il complesso e articolato intreccio narrativo, contribuisce l'efficace apporto offerto dal cast tecnico: buona la cinematografia di Sean McDaniel, ottime le scenografie e di imprescindibile effetto la suggestiva colonna sonora opera di Samuel Laflamme. Malum è uno, ad oggi, dei migliori horror rilasciati nel 2023, oltreché il più riuscito esemplare del genere nella filmografia di DiBlasi, regista sulle scene a partire dal 2009 con Dread (titolo ospite della quarta edizione dell' "After dark horrorfest") al quale fanno seguito: Cassadaga (2011), il segmento Mother May I di The Profane Exhibit (2013), Most Likely to Die (2015) ed Extremity (2018).
Malum: scena che rimanda ad Hellraiser
Curiosità
DiBlasi, prima di esordire dietro la macchina da presa, produce Book of Blood (John Harrison, 2008) tratto dall'omonimo testo di Clive Barker e The Midnight Meat Train (Ryûhei Kitamura, 2008) adattato da Macelleria mobile di mezzanotte (storia presente nell'antologia di "Infernalia"). La sua prima regia, Dread (2009), è invece ispirata a un racconto breve contenuto nell'antologia "Ectoplasm", il secondo dei sei "Libri di sangue" [1] opera dello stesso scrittore. Non deve sorprendere quindi il fatto che questo Malum presenti momenti visionari, atmosfere e sequenze splatter estreme molto simili a quelle di Hellraiser.
NOTA
[1] la serie "Books of Blood" è composta da sei libri, pubblicati nel seguente ordine cronologico: Infernalia, Ectoplasm, Sudario, Creature, Visions e Monsters.
Malum: scena
"Gli avevo detto che credevo nell'inferno, e che certe persone, io per esempio, erano condannate a vivere all'inferno durante la vita, per compensare il fatto di non andarci dopo morte, visto che non credevano nell'aldilà, e che dopo la morte a ciascuno succede quello in cui aveva creduto."
(Sylvia Plath)
Trailer
F.P. 15/09/2023 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 93'01") / Date del rilascio: USA e Messico, 31/03/2023; Francia (Absurde Séance Nantes International Film Festival), 21/10/2023
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