Cinque film (_Aguirre, furore di Dio_, _Nosferatu_, _Woyzeck_, _Fitzcarraldo_, _Cobra Verde_) in quindici anni di lavoro in comune intrecciato di improvvise accensioni d'ira e conflitti al limite dello scontro fisico, ma anche di stima reciproca e di complicità virile. Quando si pensa al miglior cinema herzoghiano, la mente corre immediatamente agli occhi sbarrati e al satanico ghigno di Kinski; forse non è un caso che dopo la morte dell'attore (avvenuta nel 1991), il visionario autore bavarese non sia più riuscito a eguagliare i vertici raggiunti nelle sue opere maggiori. Una raccolta di documenti rari e a tratti commoventi.
Prendere un matto e dare una storia alla sua follia; se il direttore del gioco è disposto a gareggiare con lui in follia si otterrà un'esplosione controllata, catartica.
questa opera, costruita con arte e intelligenza, ha un Senso, uno Scopo, una conclusione che non può essere che ineffabile, inafferrabile, coinvolgente. siamo ad altissimi livelli.
Un bellissimo ritratto dell'attore Klaus Kinski, diretto (e raccontato) da un ispiratissimo Herzog, che non poteva essere altrimenti, dato il grande (e particolarissimo) legame che vi era tra i due.
Grande, grande, grande Kinski!! Pazzo scatenato, faccia da rock come poche, un talento devastante! E poi nel film ci sono degli spezzoni di FITZCARRALDO girati con Mick Jagger! Mai visti!
“Perché lavorate insieme?” “Perché è matto! E lo sono anch’io, ecco perché.”
Werner Herzog ricorda Klaus Kinski. Lo fa nel 1999, a otto anni di distanza dall’attacco cardiaco che uccise improvvisamente l’attore tedesco nativo di Sopot, in Polonia. Kinski non ha lasciato dietro di sé un gran ricordo: giusto… leggi tutto
Ad una decina (scarsa) di anni dalla morte, Kinski viene omaggiato dal regista che probabilmente meglio seppe capirlo umanamente e che quindi ne ebbe in cambio il miglior Kinski sotto il profilo artistico, della rendita sul set. I set di cui si parla sono cinque: Aguirre, Fitzcarraldo, Cobra verde, Nosferatu e Woyzeck; già dal primo giorno di riprese del primo film le cose si mettono… leggi tutto
Dove finisce Herzog e dove comincia Kinski? Impossibile tracciare in modo netto i confini di queste due personalità così apparentemente diverse, antitetiche, in perenne conflitto eppure anche così parte di un tutto, così complementari l'una all'altra. Herzog è stato l'unico regista a valorizzare adeguatamente il talento folle di Klaus Kinski, personalità complessa e disturbata, tale da… leggi tutto
Registra estremo e un po' matto, punta di diamante (con Fassbinder e Wenders) del cosiddetto "nuovo cinema tedesco", Werner Herzog ripercorre le tappe della vicenda che lo portò a lavorare per cinque film con il suo attore-feticcio, Klaus Kinski. In un viaggio con pochissime testimonianze e costantemente raccontato in prima persona, Herzog snocciola aneddoti sul genio attoriale, la…
Werner Herzog racconta il suo rapporto non facile con Klaus Kinski, l’attore dal carattere folle con cui girò cinque film, tra cui capolavori quali Nosferatu e Fitzcarraldo. Kinski accompagnava il suo talento a un carattere che bisogna per forza definire bestiale, succube di attacchi d’ira furiosi dove iniziava a sbraitare contro tutti e tutti, Herzog compreso, minacciando…
E niente, penso che dica già tutto il titolo.
Certo che "A chair is a chair, but John Waters is gay" sarebbe un bel sottotitolo.
Beh, quindi, cose tipo queste: Werner Herzog salva la vita a…
“Perché lavorate insieme?” “Perché è matto! E lo sono anch’io, ecco perché.”
Werner Herzog ricorda Klaus Kinski. Lo fa nel 1999, a otto anni di distanza dall’attacco cardiaco che uccise improvvisamente l’attore tedesco nativo di Sopot, in Polonia. Kinski non ha lasciato dietro di sé un gran ricordo: giusto…
Come Documentario si presenta come una visione a 360° della migliore Storia Cinematografica con Herzog dell'Attore Klaus Kinski con qualche parte anche della vita stessa al di fuori dei Set dei Films : il tutto abbastanza d'impatto anche per colpa del carattere molto irascibile dello stesso Attore,comunque un Documento a tinte nervose.Fra gli Attori che ne tessono le lodi c'e' anche Claudia…
Herzog e Kinski. Il suo "nemico più caro" lo chiama. L'uomo che tanto stimava professionalmente, umanamente ma che sarebbe arrivato anche ad uccidere. Ad 8 anni dalla morte dell'attore, Herzog mostra qual'era il suo rapporto con lui. Ne viene fuori un quadro profondamente umano, ma selvaggio e folle nel suo insieme. Il regista segue le tracce dei suoi film (molto discussi "Aguirre" e…
ed Henry disse a Jarod che sì, determinati NonDetti apparivano schiuma per frasi morte, polmoni ulcerati messi all'incanto al discount del proprio scorgersi, e quasi Tutto sembrò linea retta, e Tommy…
Ad una decina (scarsa) di anni dalla morte, Kinski viene omaggiato dal regista che probabilmente meglio seppe capirlo umanamente e che quindi ne ebbe in cambio il miglior Kinski sotto il profilo artistico, della rendita sul set. I set di cui si parla sono cinque: Aguirre, Fitzcarraldo, Cobra verde, Nosferatu e Woyzeck; già dal primo giorno di riprese del primo film le cose si mettono…
Ci sono attori che ho sempre seguito, che mi hanno fatto sognare e divertire...che sono invecchiati e morti, o in qualche caso sono morti senza invecchiare (purtroppo)...Ma che hanno lasciato anche con l'ultimo film…
Klaus Kinski era un bravo attore!Le sue doti indiscusse hanno reso belli film altrimenti molto mediocri.Ha lavorato con grandi registi e fatto film di serie B,fino a dedicarsi alla regia con l'imbarazzante…
diario personale di un grande registra e del suo rapporto personale e travagliato con il grande attore.Emozionante,a tratti incomprensibile,sensibile.Toccante l'ultima scena di kinski in un momento di pausa,alle prese con una farfalla,che sembra non volerne sapere di volerlo lasciare.
Dedico questa play al nostro amico alexscorpio, un utente in gamba che piace scoprire nuovi film, assaggiare nuovi gusti cinematografici, vivere nuove emozioni che il cinema ci offre da una vita. Ho pensato di mettere…
Ritratto appassionato e rispettosissimo dell’attore teutonico scomparso nel ’91. Herzog non vuole tracciare una biografia dell’uomo Kinski, né tantomeno vuole glorificarlo o raccontare i suoi segreti: racconta il sodalizio artistico Herzog/Kinski, arrivando a descrivere il punto più alto che il romanticismo tedesco può raggiungere, il connubio tra arte e vita. Inevitabile che più volte…
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Commenti (6) vedi tutti
Prendere un matto e dare una storia alla sua follia; se il direttore del gioco è disposto a gareggiare con lui in follia si otterrà un'esplosione controllata, catartica.
commento di michelquesta opera, costruita con arte e intelligenza, ha un Senso, uno Scopo, una conclusione che non può essere che ineffabile, inafferrabile, coinvolgente. siamo ad altissimi livelli.
commento di 9 gattiSplendido ritratto di due artisti vissuti in simbiosi e importante per comprendere la figura misteriosa del grandissimo Kinski. 9 1/2
commento di kotrab8
commento di nico80Un bellissimo ritratto dell'attore Klaus Kinski, diretto (e raccontato) da un ispiratissimo Herzog, che non poteva essere altrimenti, dato il grande (e particolarissimo) legame che vi era tra i due.
commento di diegoGrande, grande, grande Kinski!! Pazzo scatenato, faccia da rock come poche, un talento devastante! E poi nel film ci sono degli spezzoni di FITZCARRALDO girati con Mick Jagger! Mai visti!
commento di mickjagger