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Alì

Regia di Michael Mann vedi scheda film

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La recensione su Alì

di supadany
8 stelle

VOTO : 7++.
Un Michael Mann diverso dalle sue consuetudini cinematografiche, ma comunque grande, anzi forse quasi grandissimo, anche perché compenetra il suo sguardo a quanto deve raccontare.

Quello che ci regala è una fotografia del periodo d’oro (1964-74) di uno dei più grandi personaggi sportivi di ogni tempo (e non solo), ma la sua proposta non è strettamente documentaristica, ma possiede uno spirito che mira molto più in alto e a mio avviso consegue (quasi) pienamente il suo obiettivo di partenza.

Il film descrive il campione dei pesi massimi Cassius Clay (Will Smith) dall’incontro con Sonny Linston fino a quello con George Foreman, mescolando vita pubblica, impegno politico, frangente nel quale conosce attivamente Malcom X (Mario Van Peebles), e vita privata (donne, ma anche amici).

Mann racconta Alì pensando in grande (da qui anche la durata “mostre” che sfora sentitamente le due ore e mezza, (tutte estremamente gradite per la cronaca) e quello che ne viene fuori è un ritratto importante, ed anche insolito, che guarda al grande personaggio, ma che anche non si dimentica dell’importanza della macchina cinematografica.

E lo fa con grande rispetto (ma senza remore di sorta, per cui il personaggio risulta essere estremamente umano), Alì diviene così nel film un eroe (giustamente) dotato di un’infinita personalità (presentata con più sfumature, non tutte accomodanti) che lo fece diventare punto di riferimento per l’orgoglio nero (e non è un caso che Muhammed Alì abbia approvato il film), oltre che uomo di spicco a 360°.

Per il resto la confezione ci riporta splendidamente nei tempi degli eventi (è ottimo anche l’accompagnamento sonoro), per cui tutto è curato nei minimi dettagli (volenti o nolenti), portando lo spettatore in una vera e propria immersione.

Per me dunque è un buonissimo film al quale manca giusto un’ulteriore scintilla che gli avrebbe permesso di fare il definitivo passaggio a capolavoro filmico.

Poco male, perché quello che si vede è comunque grande cinema (e vita, elemento da non sottovalutare), da vedere assolutamente.

Su Michael Mann

VOTO : 7++.
Prova robusta, si cala rapidamente in un contesto di base distante dalla quasi totalità della sua opera, ottenendo ottimi risultati su quasi tutti i fronti aperti.
Come sempre spopola in tutte le scelte tecniche.

Su Will Smith

VOTO : 7+.
Prova di gran sacrificio e spessore in un ruolo che sente molto.

Su Jamie Foxx

VOTO : 6/7.
Bella parte ed interpretazione convincente.

Su Jon Voight

VOTO : 6,5.
Prova interessante.

Su Mario Van Peebles

VOTO : 6/7.
Ruolo breve, ma a memoria credo anche che sia la sua prova d'attore migliore di sempre.
Intenso e partecipe.

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