Regia di Wisit Sasanatieng vedi scheda film
VOTO 7,5 ONIRICO (Tv Giugno 2012)
"L'amore è come un toro in un recinto, stretto in una gabbia ma libero. Scalpita e carica per la sua libertà. L'amore non desisterà."
"Le lacrime della Tigre Nera" è un sogno cinefilo, un sogno d'amore, una visione onirica sfrenata e libera. Il kitsch asiatico si confonde con il mèlo americano anni 50, per poi entrare in territori addirittura "Spaghetti Western", senza regole e senza paure. Si seguono i ritmi delle canzoni narranti, perchè la continuità temporale è scardinata anch'essa e il sussegguirsi delle azioni si scompone e ricompone con una lucidità ineluttabile, culminante nel finale tragico. La verve citazionista è incontrollabile, lo stucchevole, una volta tanto, non è un limite ma un modo per penetrare nei pensieri indifesi dello spettatore, in balia di un bombardamento continuo di trovate sceniche e sopratutto di deliri cromatici da capogiro. Ancora più meritevole il fatto che sia un esordio, questo film è così libero e folle da ricordare una certa Nouvelle Vague, nella sfrontatezza, nell'irriverenza e sicuramente non lascia indifferenti, perchè dietro questa sgangherata apparenza cela un personale gioco d'autore.
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