Rumpoey è l'impulsiva figlia di ricchi borghesi; Dum (detto la "Tigre Nera") è un povero e timido ragazzo di campagna che, espulso dall'università perché si è battuto per Rumpoey, diventa bandito per vendicare il padre. Intanto, la ragazza è promessa sposa all'ufficiale dell'esercito che deve combattere i fuorilegge...
Note
Il film contiene - apertamente saccheggiati o suggeriti in filigrana - spunti alla Leone e il teatro di strada, il cinema d'azione e le cartoline dipinte a mano, i fumetti e le citazioni colte, il fiabesco popolare e la spudoratezza massmediatica. Più tanta (forse troppa) ironia, fra appassionata adesione e umoristico distanziamento.
"Love me Licia" incontra Tarantino. Godibilissimo proprio per via della bizzarria più totale. Le citazioni si sprecano, motivo in più per amarlo. C'è tutto!
VOTO 7,5 ONIRICO (Tv Giugno 2012) "L'amore è come un toro in un recinto, stretto in una gabbia ma libero. Scalpita e carica per la sua libertà. L'amore non desisterà." "Le lacrime della Tigre Nera" è un sogno cinefilo, un sogno d'amore, una visione onirica sfrenata e libera. Il kitsch asiatico si confonde con il mèlo americano anni 50, per poi entrare in territori addirittura "Spaghetti… leggi tutto
Mah,sembra quasi di tornare indietro di 50 anni come minimo in fatto di tipo di Pellicola e di colori poi la Storia non e' molto coinvolgente.voto.5. leggi tutto
Va bene avere la disponibilità ai film di nazioni in via di sviluppo, ma qua siamo di fronte alla cagata fantozziana. Orrendo oltre ogni immaginazione, si spera a un certo punto che vada verso il demenziale, per giustificarne l'esistenza. Niente, un film stupido come penso si girassero neanche 50 anni fa, storia banalissima, recitazioni scandalose, dialoghi scritti alle elementari, un disastro… leggi tutto
1) Sentieri selvaggi di John Ford (The Searchers - 1956). 2) Ombre rosse di John Ford (Stagecoach - 1939). 3) Sfida infernale di John Ford (My Darling Clementine - 1956). 4) Mezzogiorno di fuoco di Fred…
VOTO 7,5 ONIRICO (Tv Giugno 2012) "L'amore è come un toro in un recinto, stretto in una gabbia ma libero. Scalpita e carica per la sua libertà. L'amore non desisterà." "Le lacrime della Tigre Nera" è un sogno cinefilo, un sogno d'amore, una visione onirica sfrenata e libera. Il kitsch asiatico si confonde con il mèlo americano anni 50, per poi entrare in territori addirittura "Spaghetti…
Va bene avere la disponibilità ai film di nazioni in via di sviluppo, ma qua siamo di fronte alla cagata fantozziana. Orrendo oltre ogni immaginazione, si spera a un certo punto che vada verso il demenziale, per giustificarne l'esistenza. Niente, un film stupido come penso si girassero neanche 50 anni fa, storia banalissima, recitazioni scandalose, dialoghi scritti alle elementari, un disastro…
UNA GITA ED UNO SPASSO PER GLI OCCHI! MERITO DELLA VISIONE DEL FILM TAILANDESE “LE LACRIME DELLA TIGRE NERA” dell’esordiente Wisit Sasanatieng.
Il prato è verde, le mura dei sontuosi palazzi sono rosa, i tessuti arabescati che ricoprono le sedie viola, e se sfortunatamente ti ferisci cadendo nel fiume le acqua si tingono immediatamente di rosso. Tutto è…
solo perche' nessuno ha scritto ancora nulla...
Splendido, policromo, assurdo, romantico, drammatico, un fumettone con due bellissimi protagonisti malinconici. Scene alla Woo.
Un film dalla Thailandia! Passaparola positivo a Cannes. C’è anche chi parla di una New Wave thailandese. Melodramma follemente colorato, vi si incontrano, apertamente saccheggiati o suggeriti in filigrana, Sergio Leone e il teatro di strada, il cinema d’azione e le cartoline dipinte a mano, i fumetti e le citazioni colte, il fiabesco popolare e la spudoratezza massmediatica. Più tanta…
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Commenti (1) vedi tutti
"Love me Licia" incontra Tarantino. Godibilissimo proprio per via della bizzarria più totale. Le citazioni si sprecano, motivo in più per amarlo. C'è tutto!
commento di la criticona