Regia di George A. Romero vedi scheda film
questo film è praticamente un UFo nella filmografia romeriana ma non per questo il grande regista rinuncia a disseminare tutta la narrazione delle sue consuete suggestioni politiche.L'inizio pare tratto dal capolavoro boormaniano Excalibur con il cavaliere che si risveglia in mezzo alla natura e quasi assente incomincia il rito ancestrale della vestizione.Poi il film si caratterizza meglio anche dal punto di vista temporale e quindi si vedono questi uomini dotati di armatura e armi medievali che cavalcano rombanti moto per portare per gli States i loro tornei cavallereschi.La cosa che piu'affascina è che questa compagnia segue davvero le regole nobili della cavalleria in un America devastata dal liberismo e dall'edonismo,loro rifuggono il facile denaro,rifuggono il successo ,conta solo la loro coscienza.E quando un gruppo di loro capeggiato dal perfido Savini(normalmente tecnico degli effetti speciali,qui che di zombi non ce ne sono assoldato come antagonista)si ribella sara'tutto risolto da un duello seguendo le regole cavalleresche,anche se la risoluzione di tutto sara'ad opera della strada ricordando non poco il finale di Easy Rider anche se qui di incidente si tratta...un film libero,dall'assunto totalmente folle ma che proprio grazie alla sua lucida follia avvince e fa parteggiare per questo gruppetto di idealisti totalmente distaccati dalla realta'che li circonda.Con una situazione di perdita di valori etici,di crisi economica,meglio rifugiarsi nel sogno .....
non male
brava
un perfido antagonista
ok
perfetto
un film tootalmente fuori dagli schemi diretto benissimo
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