Regia di George A. Romero vedi scheda film
adoro i flesh-eaters romeriani(ma mi piacciono molto anche quelli made in fulci e tutti quelli creati in italia)... amo il fatto che tornino in vita rincorrendo i bisogni primordiali che nella vita-vita li facevano camminare per i centri commerciali e che ora li riconducono barcollanti come in preda al sonnambulismo, ma che l'unico istinto che ora sentono è quello sciocco e inutile di cibarsi di carne umana.
romero è un regista necessario, e dopo aver visto questo KNIGHTRIDERS lo credo con ancora maggior convinzione.
l'inizio è impressionante con il risveglio del bellissimo eroe, nudo nella foresta...accanto la sua bella regina.
s'immerge nel lago e si bagna purificandosi con una specie di fustigazione rituale. l'eroe e la sua regina si vestono e poi salgano a cavallo della loro moto e partono per raggiungere gli altri cavalieri...
so già che non riuscirò ad esprimere le stupende sensazioni che questo film mi ha comunicato mentre lo vedevo e anche ora mentre ne parlo.
uomini al di fuori della vita degli altri vivono un ordine cavalleresco fatto di regole che si basano sull'onestà, fedeltà e la lealtà verso valori umani imprescindibili, come l'amicizia, l'amore e la fedeltà al re e tra i componenti.
billy, il nostro protagonista nonché il nostro eroe è uno di quegli uomini da cui senti di dover dipendere, perchè sai di poter avere cieca fiducia, metterti nelle sue mani senza temere niente.
e l'appartenenza a quest'ordine cavalleresco è talmente al di sopra di tutto che nonostante si arrivi ad un punto di rottura, billy sa che tutto o quasi tornerà al punto di partenza... morgan con altri cavallieri si sono divisi per rincorrere i soldi facili e il successo. valori talmente effimeri che nel giro di poco tempo tutti ritornano dal loro re, in testa morgan che è destinato ad essere alla guida dell'ordine.
niente può essere anche solo come cinque minuti prima e difatti il nostro eroe dopo aver combattuto contro un cavalliere che portava impresso sull'armatura un corvo a due teste come in un sogno che lo assillava frequentemente, incorona il suo successore e se ne va da re deposto insieme al cavalliere misterioso.
il film è animato da uno spirito autunnale lancinante. con questa parte d'america con le sue belle campagne e le lunghe strade che sembrano portare dovunque e da nessuna parte insieme.
fin dall'inizio sembrava che la morte incombesse sul nostro bellissimo eroe e sembrava anche che la morte fosse attesa senza timori particolari.
l'unica ombra che oscurava i pensieri di billy, era lo disfacimento della compagnia.
ma lui ha lasciato una compagnia unita, guidata da un nuovo e forte re, rinsaldata nella credenza dei suoi valori.
un film che ha radici come i vecchi alberi di secoli.
bellissima e inseparabile.
indispensabile, non riuscirei a vederci nessun altro nei panni di billy, e le scene d'apertura sono memorabili. attore di gran razza riconfermato di tanto in tanto da grandi interpretazioni.
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