Seguendo l'esempio di Artù, re Billy gira gli Stati Uniti con una comunità di contemporanei "cavalieri". Al posto dei fidi destrieri ci sono le Harley Davidson, con le quali i prodi si sfidano a duello nelle piazze e nelle fiere dei paesi. Ma questo "circo" fa gola a qualcuno, e i dollari rischiano di corrompere l'animo indomito di qualche suddito...
Note
Coniugando due opposti ideologici come il tradizionalismo (ritorno nostalgico al Mito) e il progressismo (il nemico da battere è l'edonismo reaganiano), Romero firma uno dei suoi film più "liberi" e belli. Lo spettatore dei duelli che mangia il panino è un certo Stephen King...
Sembra davvero un progetto molto personale di Romero. Che poi il film potesse suscitare l'interesse anche del pubblico, era probabilmente una scommessa già persa in partenza. L'eccessiva durata, inoltre, lo penalizza ulteriormente.
In carriera, George A. Romero ha girato prevalentemente horror, o come minimo qualcosa del genere c’è sempre stato in ogni sua prova, per cui già solo il fatto che in questo caso non ve ne sia traccia alcuna, fa si che quest’opera abbia una posizione a se stante all’interno della sua filmografia, peraltro snodandosi richiamando di tutto e di più tranne che… leggi tutto
Insolita opera di un maestro dell'horror, la pellicola - quantomeno l'incompleta versione da me vista - soffre per la reiterazione di combattimenti praticamente senza sosta, a discapito dello scavo psicologico e delle motivazioni che spingono i 'cavalieri' a condurre una vita simile. Molto bella la parte finale, dove il protagonista, un ottimo Ed Harris, lascia la compagnia e si… leggi tutto
una merdaccia, dialoghi scemi e motociclisti svitati che si sfidano a singolar tenzone.a parte qualche spettacolare caduta c' e poco da salvare. leggi tutto
Voglio bene a Romero, al suo cinema, mi viene difficile però salvare, o meglio promuore, un paio delle sue pellicole. La prima è questa: Knightriders - I cavalieri, 1981. Il film è liberissimo, con un certo budget - anomalia per Romero - che non si vede purtroppo e forse la colpa è anche di una fotografia troppo televisiva, per non dire scarsa. La lunghezza non…
In occasione dell'80° Anniversario della nascita di George A. Romero, come per altri Autori che hanno influenzato sensibilmente la mia Passione per il Cinema, ho deciso di dedicare al suo Cinema un omaggio volto a…
In omaggio ad uno degli Autori Cinematografici che maggiormente hanno ispirato la mia visione cinematografica e politica, pubblico questa recensione, scritta quasi a caldo dopo la prima visione e parzialmente riveduta dopo la seconda, su uno dei Film di Romero (purtroppo) meno noti.
In un modo o nell'altro, le Opere di Romero slegati dalla Saga (anzi, dal Trittico Night-Dawn-Day)…
Sono un appassionato di film fantasy, in particolare quei b-movies anni 70-80 che amavo guardare al cinema da ragazzino, ma che amo tuttora. Seppur forse ingenui e non apprezzati dal grosso pubblico io li trovo…
Viviamo in una realtà che vuole omologare tutto e tutti, ci dicono che è la globalizzazione ma in fondo, per quanto mi compete, penso che il futuro dipenda sempre da noi, anzi sicuramente dipende sempre…
In carriera, George A. Romero ha girato prevalentemente horror, o come minimo qualcosa del genere c’è sempre stato in ogni sua prova, per cui già solo il fatto che in questo caso non ve ne sia traccia alcuna, fa si che quest’opera abbia una posizione a se stante all’interno della sua filmografia, peraltro snodandosi richiamando di tutto e di più tranne che…
“Camelot è uno stato mentale”
“I Giochi...Gli Amori...Lo Spirito.”
Dalle Tag line originali americane del film.
Martin Ferrero (grande, bravissimo, caratterista della tv e del cinema, inconfondibile almeno per gli amanti della serie TV “Miami Vice”['84-'89] come Ismael “Izzy” Moreno, l'inseparabile “informatore/amico” di Sonny Crockett/Don Johnson e Ricardo…
Bisogna ringraziare George Romero per aver creato dei film horror leggendari, ma non ha saputo fare nient'altro. Poi si è cimentato in questo film avventuroso una sorta di Re Artù moderno con le moto (???!!). Risultato? Noioso, ripetivo all'inverosimile. Fortuna che la colonna sonora è gradevole
Insolita opera di un maestro dell'horror, la pellicola - quantomeno l'incompleta versione da me vista - soffre per la reiterazione di combattimenti praticamente senza sosta, a discapito dello scavo psicologico e delle motivazioni che spingono i 'cavalieri' a condurre una vita simile. Molto bella la parte finale, dove il protagonista, un ottimo Ed Harris, lascia la compagnia e si…
questo film è praticamente un UFo nella filmografia romeriana ma non per questo il grande regista rinuncia a disseminare tutta la narrazione delle sue consuete suggestioni politiche.L'inizio pare tratto dal capolavoro boormaniano Excalibur con il cavaliere che si risveglia in mezzo alla natura e quasi assente incomincia il rito ancestrale della vestizione.Poi il film si caratterizza meglio…
adoro i flesh-eaters romeriani(ma mi piacciono molto anche quelli made in fulci e tutti quelli creati in italia)... amo il fatto che tornino in vita rincorrendo i bisogni primordiali che nella vita-vita li facevano camminare per i centri commerciali e che ora li riconducono barcollanti come in preda al sonnambulismo, ma che l'unico istinto che ora sentono è quello sciocco e inutile di cibarsi…
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Commenti (2) vedi tutti
Sembra davvero un progetto molto personale di Romero. Che poi il film potesse suscitare l'interesse anche del pubblico, era probabilmente una scommessa già persa in partenza. L'eccessiva durata, inoltre, lo penalizza ulteriormente.
commento di moviemanvoto : 7
commento di alice89