Regia di Luciano Odorisio vedi scheda film
Chieti, via Paradiso. Il cinema Eden è in crisi e Francesco, il proprietario, vorrebbe venderlo a una ditta americana, che ne farebbe un multisala. Ma improvvisamente nella vita di Francesco irrompe Giulia, fiamma di gioventù, con tutti i turbamenti che ne conseguono.
Commedia sentimentale amarognola, Via Paradiso sceglie probabilmente il momento peggiore in assoluto per uscire, cioè quello nel quale già altre due pellicole 'dolciamare' trattavano storie di vecchi cinema in crisi e destinati alla chiusura, una delle quale peraltro dal titolo preoccupantemente simile e destinata a miglior successo decisamente (Nuovo cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore; l'altra è Splendor di Ettore Scola). Al di là della non scontata conclusione lontana dai canoni del lieto fine, la sceneggiatura di Luciano Odorisio e Franco Ceraolo non impressiona comunque granchè; in particolare pare soffrire il ritmo della narrazione, che procede scialbo e a fatica, e certe soluzioni nei dialoghi e nelle ambientazioni (basti pensare all'espediente facile di fare svolgere la storia nel periodo natalizio) non sembrano delle migliori. Buono il cast, con Michele Placido e Angela Molina in testa, a fianco dei quali possiamo trovare, fra gli altri, Guido Celano, Fiorenza Marchegiani e Fabio Traversa. Nonostante lo scarso successo di questo lavoro, per Odorisio si prospettava già un altro lavoro all'orizzonte (Ne parliamo lunedì, 1989); ma il periodo fortunato stava per terminare, almeno cinematograficamente parlando: dai Novanta in avanti il regista lavorerà quasi esclusivamente per la tv. 3,5/10.
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