Regia di Henry Levin, Mario Bava vedi scheda film
La co-produzione internazionale (Italia/Francia/Usa) permette a questo stereotipato prodottuccio di avere a disposizione un cast di buon livello, ma effettivamente non va molto oltre a questo. Scene e costumi sono quelli classici dei peplum, ovvero serie C del cinema, azioni e dialoghi della sceneggiatura, per quanto affidata a tante mani (Franco Prosperi, Silvano Reina, Luther Davis, Marco Vicario, Duccio Tessari: tre su cinque diventeranno presto registi), sono purtroppo di una vacuità inequivocabile. Le meraviglie di Aladino è un lavoro partorito frettolosamente, giusto un po’ meno della media dei film del medesimo filone contemporanei, ma pur sempre privo di idee. Vittorio De Sica e Aldo Fabrizi trascorrono, sommando le presenze di entrambi, una manciata di minuti sulla pellicola; il protagonista centrale è invece Donald O’Connor, attore comico e cantante americano noto al grande pubblico per la serie di film su Francis, il mulo parlante. Ci sono inoltre la francese Michéle Mercier (vista in un ruolino con Truffaut in Tirate sul pianista, l’anno precedente) e caratteristi apprezzabili come Milton Reid, Fausto Tozzi e Mario Girotti, ancora col suo vero nome, prima di assumere lo pseudonimo di Terence Hill. Curiosità: a dirigere Le meraviglie di Aladino venne inizialmente chiamato Henry Levin, ma dopo aver girato poche scene il regista statunitense se ne andò e cedette il posto a Mario Bava, considerato in quel momento un ottimo nome per i lavori in costume (nel giro di pochi mesi aveva appena girato Gli invasori, sui Vichinghi, ed Ercole al centro della Terra). Nota positiva per il tono leggero (complice anche il cast, come si è visto farcito di nomi provenienti dalla commedia popolare) della storia, a tratti più barzelletta che fiaba. Scene di Mogherini, fotografia di Tonino Delli Colli (strano per Bava, che usava occuparsi personalmente della fotografia nei suoi film, ma come detto il regista italiano subentrò al collega americano a lavoro già iniziato). 3,5/10.
Aladino trova la lampada che contiene il Genio capace di esaudire tre suoi desideri. Ne approfitta per sconfiggere gli uomini del terribile Gran Visir e fare innamorare di sè la bella figlia del Sultano.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta