Regia di Otar Ioseliani vedi scheda film
Ad un certo punto della propria vita alcune persone fanno crack. E così succede a Vincent, il protagonista di questo "Lunedì mattina". Tutto avviene senza alzare la voce con una sorta di normalità "estraniante". Ioseliani non libera (volutamente) il dramma, ma allo stesso tempo trattiene la commedia. Introduce il velato grottesco e l'ironia discreta; ma lo fa sotto voce e facendo apparire tutto quanto come normale, naturale. Vincent dà un taglio netto alla propria routine. Fugge, ma poi vi ritorna. Da sconfitto? Assolutamente no! Tutto è rimasto come prima? In apparenza forse sì (la sveglia, il lavoro, i lunedì mattina), nella sostanza no (il figlio più piccolo e la moglie sono più loquaci e disponibili). Sotto una coltre sottile di "distaccata" commedia, il regista georgiano confeziona un'opera profondamente triste, sulla solitudine e l'alienazione dell'uomo. La fotografia dai toni freddi ne è una conferma. Sigarette, alcol e spirito ironico anarcoide.....buon lunedì! P.S. un giorno lessi un articolo di un quotidiano che affermava come in Ioseliani vi trovassero parte Tati e Bunuel....a me è venuto in mente però anche il buon Aki Kaurismaki...
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