Come per la maggioranza dei suoi simili, per Vincent - operaio in una fabbrica di prodotti chimici - la mattina del lunedì corrisponde all'inizio della medesima routine. Al ritorno dal lavoro le cose non cambiano poi granché, perché deve prendersi cura della moglie e dell'anziana madre (un tempo cantante e ballerina). In paese le facce sono sempre le stesse. Allora, seguendo il consiglio di suo padre, Vincent molla tutto e scappa a Venezia...
Note
Fedele a una felice consuetudine, il maestro georgiano (Orso d'argento per la miglior regia al festival di Berlino 2002) ci regala una divertente e pungente riflessione sullo stato delle nostre nevrosi. Ioseliani conferma le sue doti di grande osservatore della realtà, di ottimo narratore per immagini e di fine umorista, ritagliando come sempre per sé un ruolo piccolo ma gustoso. La galleria dei suoi personaggi esibisce nuovamente tipologie umane al confine tra nevrosi e genialità, che palesano un evidente disadattamento nei confronti di una società che tende a omologare tutto e tutti. Probabilmente, rispetto al precedente _Addio terraferma_, la pellicola lascia trasparire una minore compattezza e una certa slabbratura nel racconto, che però non compromettono l'esito finale.
Vincent (Jacques Bidou) è un operaio che lavora in una fabbrica di prodotti chimici dove ogni movimento è limitato da divieti e pericoli. Vive in una casa di campagna insieme alla madre (Narda Blanchet), la moglie (Anne Kravz-Tarnavsky) e due figli, in un paese abitato da persone tanto bizzarre quanto taciturne. La monotonia ha talmente anestetizzato gli affetti filiali che i suoi… leggi tutto
Più “narrativo” di altri, quindi un po’ più facile da seguire, più gradevole, ma sempre strambo e tutto sommato spesso un po’ facile nelle sue satire e stramberie. Non molto più che piacevole… a me è parso meglio il precedente, Addio terraferma. leggi tutto
In pratica un film sul fumo. Tutti fumano come turchi; gli operai appena scesi dal treno come prima cosa si accendono una sigaretta, ben sapendo che dopo pochi secondi dovranno spegnerla, ma da tossici quali sono non rinunciano a quei pochi attimi di onanismo. Il protagonista (unico attore degno di nota, il resto una pena) arriva al giorno che preferisce fumare piuttosto che lavorare e decide di… leggi tutto
(doveroso avviso ai naviganti: questa play è il clone di un'altra postata ieri e ingoiata dalle fiamme di non so quale Inferno. Non è escluso che quella prima o poi riappaia come Leviathan, o che sparisca…
Vincent vive in campagna con la moglie, i figli e la madre. Conduce un'esistenza monotona e faticosa: ogni mattina si reca in fabbrica, dove fa il saldatore; e nel tempo libero si dedica all'hobby della pittura, salvo che la moglie non lo disturbi chiedendogli di sbrigare qualche lavoretto. Un mattino, però, decide di fermarsi davanti al cancello della fabbrica - va invece a trovare il…
Vincent (Jacques Bidou) è un operaio che lavora in una fabbrica di prodotti chimici dove ogni movimento è limitato da divieti e pericoli. Vive in una casa di campagna insieme alla madre (Narda Blanchet), la moglie (Anne Kravz-Tarnavsky) e due figli, in un paese abitato da persone tanto bizzarre quanto taciturne. La monotonia ha talmente anestetizzato gli affetti filiali che i suoi…
Nato in Georgia nel 1934 dopo studi di musica si iscrive alla scuola di cinema di Mosca dove si diploma in regia. Subito un film " Aprili" e subito lo scontro con il governo sovietico che non gradisce la sua…
Dietro la sua apparente spensieratezza, il cinema di Otar Iosseliani è percorso da un pessimismo greve per la perdita dell'utopia. Ma il suo modo di fare non è mai saccente o professorale, tutt'altro, ha…
Più “narrativo” di altri, quindi un po’ più facile da seguire, più gradevole, ma sempre strambo e tutto sommato spesso un po’ facile nelle sue satire e stramberie. Non molto più che piacevole… a me è parso meglio il precedente, Addio terraferma.
In un'epoca sempre più vorticosa, frenetica e globalizzata si fa fatica a rimanere al passo. Quando la pace sembra tornare, una nuova bufera ti investe e ti ritrovi col tuo pezzo di carta in mano, le braghe…
Ad un certo punto della propria vita alcune persone fanno crack. E così succede a Vincent, il protagonista di questo "Lunedì mattina". Tutto avviene senza alzare la voce con una sorta di normalità "estraniante". Ioseliani non libera (volutamente) il dramma, ma allo stesso tempo trattiene la commedia. Introduce il velato grottesco e l'ironia discreta; ma lo fa sotto voce e…
Ricerca della felicità individuale, fughe da realtà invivibili, esodi di massa in presenza di circostanze drammatiche. L'uomo si mette in movimento, spesso con dolore a volte con gioia e speranza, e lascia la sua…
Di inaudita limpidezza formale, il cinema di Otar Iosseliani è un guizzante teatro dell'assurdo popolato di eterni perdenti, marginali gentili, socievoli avvinazzati. Allegra e malinconica al tempo stesso, è come se…
Eccezionale film del maestro georgiano. Anche in questo film ci sono tantissime trovate divertenti-surreali tra le quali: le scene prima dell'entrata in fabbrica e a casa prima di andare a lavorare,un operaio che nella fabbrica si mette una sigaretta accesa in tasca, comunicazioni via telegrafo, la moglie nervosa che a letto si guarda la tv, un nero (figura sempre presente nei film del…
Speedy34 ha colto nel segno. L'opera di Ioseliani è un qualcosa di unico, un magistero d'estetica sopraffina da cui destarsi è come quando si tolgono le labbra dal seno di una donna da cui si sta succhiando beati un nettare dolcissimo. Il Beethoven del cinema europeo (così ne disse Paolo Cherchi Usai su Segnocinema) regala un'altra riflessione sul tempo che scorre via indeterminato e…
Un mattone impressionante, è il film più noioso che ho visto da "MILLENIUM MAMBO". La partita della noia se la giocano ai punti, e forse la vince l'altro, perchè a conti fatti questo film ha una sua morale, discutibile, ma ha una sua morale. In pratica il tizio che si fa una vita modesta e ripetitiva, parte x Venezia e poi ne torna perchè capisce che tutto il mondo è paese e che prima o poi…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (2) vedi tutti
VOTO 4 troppo angosciante, noioso e assurdo
commento di arcarsenal7/8
commento di nico80