Regia di Alessandro Pondi vedi scheda film
Maurilio fa la guardia al centro commerciale ed è fin troppo zelante, anche nella vita privata; il suo sogno è fin da bambino quello di fare l'agente segreto. Quando, spiando la bella vicina, vede litigare la donna con il marito, prende a cuore la questione. Al punto da credere che la donna sia stata uccisa, e chiamare la polizia. Naturalmente la vicina sta benissimo, ma gli intrighi sono solo all'inizio.
Quarta regia in sei anni per Alessandro Pondi, Una commedia pericolosa conferma quanto il regista e sceneggiatore ha già mostrato di saper fare nelle precedenti pellicole: opera leggera, ben rifinita dal punto di vista della confezione e con qualche momento assolutamente godibile, il film vive sulle spalle di una buona coppia di protagonisti e non mostra grandi intuizioni, colpi di scena o argomenti più di tanto elaborati, ma si propone come cento minuti di mero intrattenimento spensierato e, bene o male, non delude le basse aspettative. Enrico Brignano nei panni del tontolone di cinquant'anni è ormai un classico del cinema nostrano di questi anni, mentre sorprende un filo di più Gabriella Pession in un ruolo da assoluta protagonista e da femme fatale (e naturalmente sorprende in positivo); buona la riuscita anche degli elementi di contorno nel cast: Paola Minaccioni, Fortunato Cerlino, Niccolò Senni, Grazia Schiavo e Giuseppe Lo Piccolo sono i principali. Il copione di Pondi e Paolo Logli (soggetto degli stessi, più Riccardo Irrera) come già rilevato non brilla per originalità, ma tutto fila liscio senza passaggi spinosi o momenti volgari, alla ricerca del pubblico più vasto e facilmente accontentabile possibile. Paradossale il titolo, sarebbe stato molto più adatto Una commedia noiosa, o se non altro pacata. 3/10.
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