Regia di Nicola Barnaba vedi scheda film
Runner è un film (o forse non lo è) italiano del 2024. E’ la chiara conferma all’affermazione: ” il cinema italiano è morto”. Fortuna che esistono film come Lubo o La Chimera che ti fa cambiare idea.
Lisa, una runner cinematografica, viene incastrata per l’omicidio della sua amante, l’attrice Sonja, avvenuto in una stanza d’albergo. Costretta alla fuga, tra le stanze e corridoi, deve scovare il vero colpevole per dimostrare la sua innocenza.
Questa pellicola è tutto ciò che non dovrebbe essere un film. Per prima cosa non dovrebbe essere una presa per i fondelli, cosa che questa specie di pellicola è in tutto e per tutto.
Mi domando che ci fa Matilde Gioli, che reputo una buona attrice, in un progetto così insensato e privo di qualunque valenza, sia essa culturale o anche divertente.
La pellicola si vorrebbe rifare ai film americani d’azione, soprattutto a quelli con Bruce Willis, come si intuisce alla fine, ma purtroppo non riesce a rifarsi a nulla.
Non è il primo film che vedo quest’anno, con forti manie di protagonismo e con una troppo alta considerazione di sé stessi. E’ un peccato perché un bagno di umiltà a volte può servire.
La fotografia messa lì giusto perché bisogna, i dialoghi scritti da qualche aspirante analfabeta e ovviamente neanche discutere delle interpretazioni, sostanzialmente non presenti.
Qua non parliamo di recitazione in dialetto, ma piuttosto di non recitazione: tutto senza la minima interpretazione: frasi sparate fuori quasi senza sapere cosa si stanno dicendo.
Voleva essere qualcosa di interessante ma è solo qualcosa da far vedere per imparare cosa non va fatto nel mondo del cinema.
La Calabria sicuramente avrà la possibilità di farsi apprezzare in maniera migliori e sono certo che sia Matilde Gioli che Francesco Montanari sanno di aver fatto un brutto film. Può capitare e si rifaranno.
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