Regia di Goran Paskaljevic vedi scheda film
Curiosa commedia dell'assurdo scaturita dall'incontro di una novella cinese con un regista serbo, il bellissimo territorio irlandese e una troupe eterogenea. Una storia di invidia, orgoglio a dir poco testardo, ma anche di amore sincero, simbolicamente sostenuta dalla figura di un albero: il desiderio di rimanere radicato nella propria terra da parte del protagonista? Metafora delle radici dell'odio alimentate dal passato della guerra? O piuttosto simbolo del centro del mondo, calzante col carattere ambizioso del nostro? O ancora figura trasfigurata, proiettata verso una "resurrezione" morale? Ottima prova di C. Meaney e del giovane C. Murphy; bella fotografia. 7 1/2
Buona musica di Stefano Arnaldi, ma a volte un pò troppo enfatica.
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