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I banchieri di Dio

Regia di Giuseppe Ferrara vedi scheda film

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Karl78

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La recensione su I banchieri di Dio

di Karl78
2 stelle

Un chiaro esempio di come il cinema, in mani inadeguate all'occorrenza, possa sputtanare bellamente qualsiasi cosa - e senza nemmeno accorgersene, il che se vogliamo è ancor più grave. Se avessi conosciuto Ferrara solo da questo incommentabile I banchieri di dio, non avrei potuto pensar altro che: una vita portata via al nobile lavoro nei campi. Certo a pensarci bene, anche il Ferrara che ricordavo fino ad ora (ed era meglio ricordarlo così. Ha aspettato tanto per portare sul grande schermo Calvi, poteva aspettare ancora così come io avendo aspettato tanto per vederlo, potevo tranquillamente aspettare per il resto della mia vita), quello di Cento giorni a Palermo, Il caso Moro, Giovanni Falcone, non aveva all'attivo un'opera una, soprattutto tra quelle di impegno politico-civile, che potessi considerare pienamente riuscita. Non il film su Dalla Chiesa. Non quello su Moro, nonostante un immenso Volontè - anzi, il film è Volontè, senza di lui semplicemente non esiste. Non quello su Falcone anche se, forse, nel complesso, nonostante qualche eccesso, tutto sommato comprensibile dato il periodo in cui uscì e il soggetto, è quello che potrei ritenere più riuscito. Anzi, ora che ci penso ancor meglio, in un mondo minimamente logico mi stupirei di come un Ferrara qualsiasi sia potuto finire a tener corsi di regia all'università. Ma tornando al film... La sceneggiatura è pessima (tra l'altro, nel 1976 era papa Paolo VI. Giovanni Paolo II arriverà solo due anni dopo...) e la regia manca di qualsiasi cosa (insomma, l'accoppiata Ferrara-Balducci a quanto pare non è esattamente una coppia d'assi), anche solo di un minimo intento di direzione degli attori. O almeno questa è l'impressione. Attori e caratteristi altrove bravi o anche eccellenti, qui portano a casa senza ombra di dubbio una delle peggiori performance della loro carriera. Fossimo stati in una commedia sexy all'italiana sarebbero stati perfetti. Qui risultano solo, e tutti, grotteschi, tragicomici, ridicoli, inguardabili e ancor più inascoltabili. E' un grottesco voluto stile Il divo di Sorrentino? Boh, sarà. A me non sembra. Là era, appunto (e piaccia o meno a livello di gusto personale), voluto, ricercato. Qui mi pare solo eterogenesi dei fini, che conduce verso un involontario risultato alla Pingitore.

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