Regia di Giuseppe Ferrara vedi scheda film
Di questo film ne scrive lo Stracult di Marco Giusti e non è necessariamente un bene.
Ferrara vorrebbe raccontare gli ultimi anni di vita del banchiere Calvi, che da impiegato era diventato il padrone del Banco Ambrosiano, la principale banca privata italiana.
Peccato che il cast sia impresentabile (a parte Antonutti), con menzione per Gassman che fa Pazienza e Giannini che fa Carboni, dicendo una battuta con l'accento sardo e l'altra no. Tragici i "sosia" e tragica anche la messa in scena da brutta fiction.
La trama è, savasandir, oscura e richiede allo spettatore una notevole conoscenza dei fatti, senza la quale le troppe ellissi rendono il film quasi incomprensibile.
Bancarottiero.
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