Regia di Charles Shyer vedi scheda film
Scandalo a Versailles mentre si avvertono i primi fermenti della rivoluzione francese. Lo scandalo, noto come “l’affaire du collier”, ha molti protagonisti: Maria Antonietta, la nobiltà, il clero, un astuto cicisbeo, un’attrice di strada, un veggente (Cagliostro), un ex soldato che ha comprato un titolo nobiliare. L’intrigo, un rebus che a distanza di oltre duecento anni non è ancora chiarito, ruota intorno a una collana di diamanti e al nome di un casato, i Valois, e si trasforma in un caso politico. La giovane e spregiudicata contessa Jeanne de la Motte-Valois vuole recuperare il titolo e l’eredità perduta e imbastisce una truffa che contribuirà a travolgere Luigi XIV. Il motore del complotto è Jeanne (Hilary Swank) che smessi gli abiti maschili di “Boys Don’t Cry” è convincente anche in questo film “vestito” con classe da Milena Canonero. Se su un lato dello schermo ci sono le riletture del cinema in costume (“Vidocq”, “Il patto dei lupi “) e al centro, su un altro livello, restano “Barry Lyndon” e “La nobildonna e il duca”, sul lato opposto, si colloca quest’opera di Charles Shyer equidistante dallo sceneggiato e dalla tradizione del filone.
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