Regia di Charles Shyer vedi scheda film
Una distaccata e compassionevole voce narrante (che si scoprirà essere del Barone de Breteuil) rievoca la storia di un inganno (all’epoca, forse, di qualche interesse, oggi decisamente meno) macchinata da una giovane contessa (da anni caduta) in disgrazia - Jeanne de La Motte (Hillary Swank) - ai danni nientepopodimeno che della regina Maria Antonietta (e di un alto prelato), allo scopo di adempiere ad una causa (il recupero della sua casa e, con essa, del suo onore) che, per quanto da lei considerata meritevole, onestamente fa molta poca presa sullo spettatore (piuttosto, verosimilmente, incuriosito dall’atmosfera che aleggiava in quegli anni di soffocante immobilismo politico e sociale che hanno preceduto la rivoluzione francese). E a nulla possono la bella scenografia e il ricco cast (eccellente sì, ma non sfarzoso quanto i costumi della Canonero). Rimane un modesto racconto di nicchia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta